Per favorire l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è in corso di predisposizione il decreto che dovrebbe modificare il Testo Unico Ambientale (TUA) al fine ultimo di semplificare la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Il testo, composto da 20 articoli, si occupa di valutazione di impatto ambientale (VIA), fonti rinnovabili, economia circolare, rifiuti, espropri, scorte di prodotti petroliferi, dissesto idrogeologico, interpello ambientale e di struttura commissariale per la depurazione delle acque.
Una delle novità consisterebbe nel nuovo iter per l’autorizzazione di impianti energetici da fonti rinnovabili: Ministero della Cultura e Soprintendenze parteciperanno al procedimento di autorizzazione solo nei casi espressamente previsti, cioè per le aree sottoposte a tutela ambientale.
L’interpello ambientale è un’altra novità e potrà essere inoltrato alle pubbliche amministrazioni dalle associazioni di categoria rappresentate all’interno del Cnel. Le risposte che giungeranno dalla PA avranno valore generale e interpretativo.
Con il decreto vengono aggiornati anche i compiti ministeriali di vigilanza e controllo in materia di rifiuti al fine di verificare le misure adottate e il raggiungimento degli obiettivi, rispetto ai target europei e nazionali.
I sistemi autonomi in materia di imballaggi, diversi dai consorzi, dovranno presentare al ministero della Transizione ecologica e al Conai il programma pluriennale di prevenzione della produzione di rifiuti di imballaggio. A tal proposito verrebbe posticipato al 1° gennaio 2022 l’obbligo di marcatura secondo la decisione 97/129/CE introdotta con il dlgs n. 116/2020.
Infine, dal testo TUA viene rimosso, ovunque ricorra, il termine “assimilati” a proposito della definizione di rifiuto urbano: una modifica ritenuta urgente e necessaria per consentire la corretta gestione dei rifiuti e facendo venir meno le attività discrezionali degli enti locali.