Il 20 luglio scorso l'Assemblea regionale siciliana ha iniziato l'esame del disegno di legge “Recepimento del Testo Unico in materia di edilizia, Decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380”, che ha avuto il consenso e l’apprezzamento di tutti i Gruppi parlamentari.
Nella seduta di ieri 26 luglio l'Ars ha approvato quasi tutti gli articoli del disegno di legge, ad eccezione degli artt. 1, 14 e 17, che sono stati accantonati, mentre gli emendamenti aggiuntivi saranno trattati in coda. Il voto finale dovrebbe arrivare nella seduta di martedì 2 agosto.
CAMBI DI DESTINAZIONE D’USO. L'articolo 27 dispone che “Sono ammessi cambi di destinazione d’uso per tutte le costruzioni realizzate antecedentemente al 1976 compresi gli immobili già destinati a civile abitazione, ad attività turistico-ricettiva ovvero commerciale, a condizione che ciò non determini alterazioni ai volumi già realizzati con titolo abilitativo ed assentiti”.
PROROGA PIANO CASA. L'articolo 28 stabilisce che “Ai commi 1, 2 e 6 dell'articolo 2 della legge regionale 23 marzo 2010, n. 6, le parole "31 dicembre 2009" sono sostituite dalle seguenti: "31 dicembre 2015"”.
SEMPLIFICAZIONE DELLE PROCEDURE. Nella seduta del 20 luglio il relatore ha spiegato che il disegno di legge “si propone l’obiettivo di recepire nella Regione il Testo Unico in materia edilizia, il n. 380 del 2001 ma, nello stesso tempo, cerca di aggiornare e semplificare tutte le procedure amministrative del settore”.
Nel corso della fase istruttoria “sono state sentite le consulte degli architetti, gli ordini degli ingegneri, dei geometri, delle associazioni di categoria e tutti i dirigenti della Regione. Tutti gli intervenuti hanno convenuto sulla necessità di modificare la normativa regionale di settore, con particolare riguardo alla semplificazione delle procedure e ad un più funzionale e concreto coordinamento con la normativa nazionale tramite il recepimento del Testo Unico e le modifiche che, poi, sono state introdotte dalla presente legge proprio perché, in realtà, era necessario un rilancio in Sicilia dell’intero comparto dell’edilizia perché, ogni giorno, leggiamo sulla stampa le difficoltà di questo comparto”.
SPORTELLO TELEMATICO PER I TITOLI EDILIZI ABILITATIVI. Il disegno di legge “è stato incardinato il 5 novembre del 2015 e dopo la fase istruttoria e l’esame degli emendamenti è stato trasmesso il 20 gennaio del 2015 alla Commissione ‘Bilancio’”. Il relatore ha precisato che “tutta la Commissione ha valutato se fosse opportuno oppure no levare i due articoli che si riferivano allo STARS ed al MUE, cioè tutta la procedura di internazionalizzazione del sistema e tutti, d’accordo, abbiamo ritenuto che fosse un elemento fondamentale da inserire in questo testo in quanto, proprio attraverso questi due articoli, cioè attraverso lo STARS che si dà una trasparenza, cioè uno sportello telematico per i titoli edilizi abilitativi ed attraverso il MUE che è uno strumento obbligatorio, unico per la richiesta dei titoli abilitativi, si levano finalmente quelle nicchie di potere che, purtroppo, spesso ci sono negli uffici decentrati”.
“Finalmente – ha sottolineato il relatore - il diritto dei cittadini non è più una cortesia, finalmente il diritto dei cittadini non sarà più messo alla corruzione di singoli funzionari degli uffici tecnici perché tutto sarà fatto per via telematica attraverso uno sportello unico che avrà un controllo della Regione siciliana”.
RECEPIMENTO AUTOMATICO IN SICILIA DELLE MODIFICHE AL TESTO UNICO. La Commissione “ha deciso anche, insieme ovviamente ai suggerimenti degli ordini e della Consulta degli architetti, di recepire una parte del testo in modo dinamico, in modo che ogni volta che lo Stato interviene sulla modifica degli articoli che fanno parte del Testo Unico, del decreto n. 380, automaticamente queste modifiche intervengono anche in Sicilia. Mentre si è deciso di modificare circa 12 articoli, per renderli statici, in modo tale da poterli utilizzare per tutte quelle questioni aperte che richiedono particolare attenzione da parte della Regione siciliana e, quindi, tutti quegli articoli che riguardano la necessaria tutela per le aree protette PSIC, SIC, ZSC e ZPS e per le relative fasce di rispetto”.
COMPATIBILITÀ PAESAGGISTICA DELLE COSTRUZIONI. Un articolo “è finalizzato a permettere alle Soprintendenze dei beni culturali ed ambientali di potere valutare le richieste per il rilascio della compatibilità paesaggistica su opere che avevano già ottenuto in passato la concessione edilizia, anche in sanatoria, ma su cui non è stato rilasciato alcun parere paesaggistico, a causa, appunto, dell’incertezza del recepimento del cosiddetto ‘Decreto Galasso’ nella Regione siciliana”.
DEPOSITO PERIZIA GIURATA PER LE PROCEDURE DI CONDONO EDILIZIO. Inoltre è prevista “la possibilità di allegare una perizia giurata, da un tecnico abilitato, anche alle richieste di concessione in sanatoria del 2004, così come è possibile fare per le sanatorie precedenti e come è possibile fare in tutta Italia, in modo tale da dare maggiori contributi e, quindi, maggiori entrate, agli enti locali ed anche dare una stabilità del diritto del titolo abilitativo ai singoli cittadini”.