Anche nel Piceno entra nel vivo l’operazione – lanciata dalla Cna di Roma e ripresa dal Sistema nazionale delle Cna – denominata “Tetti puliti”, progetto che ha l'obiettivo di "disboscare" la selva di antenne che deturpano i tetti delle città italiane, sostituendole con antenne centralizzate ad alta tecnologia e connesse alle fibra ottica, in grado di veicolare contemporaneamente il segnale televisivo, la connessione a Internet e la telefonia.
“Come Cna provinciale ci siamo attivati - spiega Francesco Balloni, direttore della Cna Picena – per stilare un elenco delle imprese che aderiscono all’iniziativa e alle quali cittadini e amministratori di condominio possono rivolgersi per consulenze, preventivi e per l’avvio delle operazioni di sfoltimento della selva di antenne”.
“E’ una grandissima opportunità – spiegano Fabio Giobbi, presidente provinciale della Cna, settore impiantisti e Giuseppe Castelli, presidente provinciale Cna del settore Costruzioni - che la fibra ottica consente. Avremo impianti a norma di legge e un miglioramento tangibile del decoro urbano, e quindi della bellezza delle città. Come Cna crediamo fortemente a questa iniziativa per migliorare il decoro cittadino e dare nuove opportunità di lavoro alle imprese del settore edile e impiantistico”.
“La Cna chiederà a tutti i Comuni – conclude Luigi Passaretti, presidente della Cna di Ascoli - di diventare gli attori principali del processo assieme alle aziende addette allo smaltimento dei rifiuti, alle associazioni degli installatori e agli amministratori di condominio. La proposta della Cna prevede che i comuni concedano ai proprietari di impianti d’antenna, che decideranno di aderire all’iniziativa, una premialità sulle tassazioni comunali. A Roma, ad esempio, il Campidoglio ha previsto l’esenzione, per chi aderisce, dalla tassa per l’occupazione pubblica che devono pagare condomini e privati per la messa in opera dei ponteggi necessari per i lavori. Come Cna Picena abbiamo anche l’obiettivo di ottenere un anche piccolo ritocco, sempre come premialità, della Tares”.