Sulla G.U.U.E. L 104 del 15 aprile 2019 è pubblicata la Decisione delegata (UE) 2019/608 della Commissione, del 16 gennaio 2019, con cui la Commissione Europea ha apportato modifiche all'allegato V della direttiva 2005/36/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali (c.d. Direttiva Qualifiche).
L'allegato V di tale direttiva contiene, in particolare, gli elenchi dei titoli di formazione di architetto.
Con la Direttiva 2013/55/UE, che ha modificato la predetta direttiva 2005/36/CE, è stata difatti inserita la novità che ogni Stato membro notifica alla Commissione le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative adottate in materia di rilascio dei titoli di formazione relativi alle professioni ivi disciplinate, così modificando i contenuti dell'Allegato V alla direttiva.
L'importanza del predetto Allegato V – sottolinea il portale del Consiglio nazionale degli architetti (Cnappc) – è che l'elenco degli specifici corsi di laurea e dei conseguenti titoli accademici ivi contenuti consentono l'esercizio della professione di Architetto in tutti gli Stati membri; pertanto, solo tali corsi di laurea ivi pubblicati assicurano, in Europa, la mobilità con riconoscimento automatico del titolo.
Dall'esame di tale allegato, e con riferimento ai titoli conseguiti in Italia, si osserva che, oltre al titolo di Laurea in architettura, Laurea in ingegneria edile — architettura e Laurea specialistica quinquennale in Architettura sono indicati anche altri numerosi titoli che verranno riconosciuti, per un professionista laureatosi in Italia, al fine di poter svolgere la professione all'interno della UE in regime di libero stabilimento.
In allegato la Decisione delegata (UE) 2019/608