L’Antitrust ha aperto un’istruttoria nei confronti di sei tra le maggiori imprese nazionali che producono e commercializzano tondo per cemento armato e rete elettrosaldata (i cosiddetti "tondini in acciaio"). Si tratta delle società Alfa Acciai, ORI Martin, Feralpi Siderurgica, Industrie Riunite Odolesi, Ferriera Valsabbia e Stefana.
Il procedimento riguarda l’ipotesi di un’intesa orizzontale che sarebbe stata attuata, in violazione dell’articolo 101 TFUE, quantomeno coordinando le due componenti del prezzo di vendita per entrambi i prodotti (prezzo base e prezzo extra di dimensione). Tale coordinamento sarebbe avvenuto anche con la partecipazione dei rappresentanti delle sei imprese alle riunioni quindicinali della Commissione Prezzi Prodotti siderurgici, istituita presso la CCIAA di Brescia.
Per accertare queste circostanze, i funzionari dell’Agcm hanno eseguito una serie di ispezioni nelle sedi delle società interessate, dell’Associazione di categoria Federacciai, dell’Associazione Industriale Bresciana e della CCIAA di Brescia, con l’ausilio del Nucleo speciale Antitrust e del Nucleo frodi tecnologiche della Guardia di Finanza.
FEDERACCIAI: “IMPROBABILE DOVER RICORRERE A CARTELLI”. Il presidente di Federacciai, Antonio Gozzi, esprime “piena e totale fiducia verso l'Antitrust. Tuttavia, in una conclamata situazione di sovraccapacità produttiva per il settore del tondo, mi sembra improbabile il dover ricorrere a cartelli. Siamo certi – conclude Gozzi - che tutto si chiarirà nel migliore dei modi”.
CARTELLO DEL TONDINO, MULTE PER OLTRE 83 MILIONI A 10 AZIENDE ITALIANE. Ricordiamo che tempo fa sono state comminate multe per oltre 83 milioni di euro complessivi a 10 gruppi siderurgici italiani per il “cartello del tondino”, cioè per aver costituito un accordo anti-concorrenziale sulle barre tonde di acciaio nervate, impiegate nel settore edilizio per il cemento armato. Nel periodo dicembre 1989-maggio 2000 le società multate avevano limitato o controllato la produzione e le vendite e fissato diversi elementi del prezzo. Le aziende multate: Alfa Acciai (multa di 7,17 milioni), Feralpi Holding (10,25 milioni), Iro di Odolo (3,58 mln), Acciaierei Leali in liquidazione (6,09 mln), Leali (1,08 milioni), Lucchini (14,35 milioni), Valsabbia Investimenti (10,25 mln). Il Tribunale del Lussemburgo ha stabilito una riduzione delle ammende per Ferriere Nord (da 3,57 a 3,42 milioni) e Riva Fire (da 26,9 a 26,09 mln) per non aver preso parte al cartello per un certo periodo. La posizione della Sp di Brescia è stata stralciata in quanto sanzionata in solido con la Lucchini e nel frattempo posta in liquidazione.