“La cifra del nostro lavoro non sarà continuare a foraggiare grandi opere mastodontiche e dispendiose, ma dotare il Paese di una rete di tante piccole opere diffuse, che servano realmente ai cittadini. Penso alla manutenzione dei ponti e delle strade, alla creazione di varianti autostradali, alla riqualificazione del tessuto urbano”.
Lo ha precisato Danilo Toninelli, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, in audizione ieri in commissione Lavori pubblici del Senato.
“Per una programmazione oculata delle opere, potenzieremo la project review affidata alla Struttura tecnica di missione, che ha il compito di analizzare tutti i progetti già in essere e quelli ancora da finanziare, secondo un'attenta analisi costi-benefici”, ha spiegato il ministro.
“Punteremo inoltre – ha annunciato Toninelli - su una minore discrezionalità nella scelta delle priorità e su una maggiore capacità progettuale per evitare in radice fenomeni di corruzione e di illegalità. Senza dimenticare l'esigenza di puntare sull'intermodalità e, quindi, di spostare i fondi sul ferro; questo significa aumentare gli investimenti soprattutto sulle tratte regionali e migliorare la manutenzione della rete. Centrale sarà il nostro impegno per rendere più efficiente il servizio ferroviario e garantire, in particolar modo ai pendolari, viaggi puntuali, comodi e sicuri.”
INCONTRO CON L'ANCE. Crisi del settore edile e Codice dei contratti, bonus ristrutturazione, ecobonus e sismabonus, rigenerazione urbana e grandi opere fino ai nuovi scenari offerti dalla digitalizzazione. Questi i temi al centro dell'incontro che si è svolto ieri mattina al Mit tra Toninelli e una delegazione dell'Ance, guidata dal presidente Gabriele Buia. L’obiettivo è quello di rilanciare l’industria delle costruzioni, un settore decisivo per lo sviluppo economico dell’Italia, fondamentale per aumentare sia l’occupazione che la sicurezza e la qualità della vita nelle nostre città e nei nostri territori.
A BREVE CONSULTAZIONE PUBBLICA SULLE LINEE GUIDA DI SEMPLIFICAZIONE. In risposta alle richieste dell’Ance di snellire le procedure burocratiche che, secondo l’associazione dei costruttori, hanno paralizzato i cantieri di opere grandi e piccole, Toninelli ha fatto riferimento ad un tavolo di lavoro sulla semplificazione delle procedure interne al ministero e ad un parallelo tavolo a Palazzo Chigi per definire le modifiche al Codice degli appalti. A questo proposito, il ministro ha esposto le linee guida di semplificazione che saranno poste a breve in consultazione pubblica, insieme ad un primo possibile intervento normativo al fine di modificare alcuni punti “che vanno nella direzione di sbloccare gli appalti e liberare le mani alle imprese, legando invece le mani a corrotti e corruttori".
SISMABONUS. Per quel che riguarda il sismabonus, si è evidenziata la necessita di interventi per sfruttare al meglio le potenzialità della detrazione. Sul fronte delle grandi opere, invece, il ministro ha espresso consapevolezza rispetto al gap infrastrutturale da colmare, spiegando che l'ottimizzazione della spesa sarà il faro dell'azione del dicastero, evitando sprechi e valutando l’effettiva utilità degli interventi.
BIM. A conclusione dei lavori le parti hanno manifestato piena condivisione di intenti, impegnandosi ad accelerare il processo di digitalizzazione del settore e a promozione di sistemi come il Bim, Building Information Modeling, verso un Paese 4.0. E' un cambio di paradigma che, per potersi realizzare con successo, deve andare di pari passo con misure di semplificazione normativa finalizzate a sbloccare pratiche virtuose come il riuso e la rigenerazione edilizia e urbanistica.