Tornano a crescere i redditi dei liberi professionisti: è quanto emerge dal quarto report “Investitori istituzionali italiani: iscritti, risorse e gestori per l'anno 2016” a cura del Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali, e presentato a Milano il 5 settembre.
Al 31 dicembre 2016 le Casse privatizzate dei Liberi Professionisti, di cui ai decreti legislativi 509/1994 e 103/1996, sono 20 (escludendo Onaosi) e amministrano 22 gestioni (Enpaia amministra anche le gestioni Periti Agrari e Agrotecnici).
Il numero degli iscritti alle Casse dei Liberi Professionisti è cresciuto passando da 1.614.839 del 2015 agli attuali 1.621.440, a fronte di 403.161 pensionati.
Nel complesso il rapporto iscritti/pensionati è ancora molto favorevole con 4,02 attivi per pensionato anche se in calo rispetto al 4,14 del 2015. Il rapporto è leggermente sovrastimato dato che FASC ha solo lavoratori attivi e, al momento del pensionamento, eroga somme in capitale e non in rendita.
ISCRITTI. A fine 2016 il numero totale degli iscritti risulta pari a 1.621.440 iscritti, comprensivi in taluni casi anche dei cosiddetti pensionati “attivi”, con una crescita rispetto all’anno precedente dello 0,4%, confermando il trend di crescita degli ultimi anni, ma con una notevole attenuazione rispetto agli anni precedenti.
L’ATTIVO PATRIMONIALE. Il totale degli attivi delle Casse professionali ammonta a 74.206.996.727 euro, +6,1% rispetto all’anno precedente. Il dato indica una positiva ripresa del mercato del lavoro con redditi in aumento, tanto più se paragonato alla riduzione sensibile di crescita del numero di iscritti.
INVESTIMENTI DIRETTI. Dato il totale dell’attivo patrimoniale di 74.206.996.727 euro, gli investimenti diretti delle Casse di Previdenza ammontano a 57,3 miliardi di euro, mentre le risorse conferite in gestione tramite mandato ammontano a 16,8 miliardi di euro.
INVESTIMENTI IN FIA. I FIA rappresentano circa il 20% degli investimenti diretti delle Casse: la parte più consistente (oltre l’84%) è investita in fondi immobiliari domestici e internazionali; il 7,03% va in fondi di private equity, investiti prevalentemente in aziende PMI e grandi (private equity classico), poi energia (0,53%) e infrastrutture (0,86%), mentre si riducono rispetto al passato quelli in private debt, venture capital e Hedge.
QUOTE IN BANCA D'ITALIA. Pur non trattandosi di vere e proprie azioni acquistabili liberamente sul mercato, è interessante notare come le Casse investano una percentuale pari al 20,67% del totale degli investimenti azionari in “quote” di Banca d’Italia. La partecipazione, in termini percentuali, è differente a seconda del singolo ente di riferimento.
LA GESTIONE INDIRETTA: I PRIMI 20 GESTORI PER NUMERO DI MANDATI. Di seguito il dettaglio dei gestori per “numero di mandati” ricevuti dalle diverse Casse di Previdenza oggetto di indagine. Il primo gestore per numero di incarichi è Eurizon Capital (6 mandati), seguito da State Street e Amundi (entrambi con 5 mandati). Diversa la graduatoria ove si guardi agli AUM: in vetta State Street con il con il 14,54% di quota di mercato e 2,45 miliardi di gestito.
LE CASSE DI ASSISTENZA SANITARIA INTEGRATIVA. Al 31.12.2016 il numero delle Casse operative nel Paese, secondo le nostre stime, si conferma superiore alle 300 unità. Ne contiamo 309 al 2016, mentre erano 305 nel 2015, 300 nel 2014 e 290 nel 2013.
Il numero degli iscritti è pari a quasi 7 milioni di unità nel 2015, mentre il numero degli assistiti, che include anche il numero dei familiari, supera i 9,1 milioni, con un incremento del 22% rispetto all’anno precedente.
Le prestazioni erogate nel 2015 sono state pari a 2,2 miliardi di €, con un incremento rispetto al 2014 del 3,8%.
Il patrimonio in continua crescita, costituito dalle riserve tecniche e da altri accantonamenti prudenziali, ammonta a circa 3,45 miliardi di euro.
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