Mentre continuano le indagini del nucleo investigativo antincendio sulle possibili cause all’origine del rogo che lo scorso 29 agosto ha devastato la Torre dei Moro a Milano, il consorzio Cortexa attraverso una Commissione Tecnica ha cercato di far luce sull’accaduto.
Secondo il parere della Commissione l’incendio che ha devastato la facciata del grattacielo non è stato alimentato dal Sistema a Cappotto, né lo ha coinvolto: “Le immagini mostrano come il Cappotto, presente sull’involucro esterno dell’edificio, sottostante alle “vele” esterne decorative che sono bruciate, abbia impedito la propagazione dell’incendio, giocando un ruolo centrale nella protezione della facciata – affermano gli esperti di Cortexa – In attesa degli esiti delle indagini ufficiali, che potranno appurare quanto realmente accaduto, possiamo ipotizzare che se sulle pareti esterne del grattacielo non fosse stato presente il Cappotto, l’epilogo sarebbe stato diverso”.
“Cappotto, sandwich, facciata ventilata, rivestimento: in questi giorni si è detto e letto di tutto. L’avere confuso questi concetti, che indicano materiali e funzioni molto differenti tra loro, ha generato una pericolosa ondata di disinformazione – spiegano ancora gli esperti del consorzio – Cortexa nasce con la missione di garantire a tutta la filiera una corretta informazione sul Sistema a Cappotto. Desideriamo tranquillizzare quindi professionisti e privati con un messaggio inconfutabile: un Sistema a Cappotto certificato, ben progettato e posato a regola d’arte non brucia né propaga un incendio, rappresenta invece un’eccellente protezione dell’involucro degli edifici, anche dal fuoco”.
Infine, Cortexa esprime la propria vicinanza agli abitanti di “Torre dei Moro” e mette le proprie conoscenze sul Sistema a Cappotto a disposizione degli attori ufficialmente coinvolti e di tutti coloro che, pur non operando nel mondo dell’edilizia, desiderano approfondire la tematica.
È possibile guardare l'intervista all'Ing. Davide Luraschi al link.
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