E’ una nuova idea di ospedale, dove estetica, tecnologia e benessere degli occupanti vanno a braccetto, quella che verrà inaugurata nel nuovo polo del San Raffaele di Milano. Il progetto firmato dall’architetto Mario Cucinella abbandona la tradizionale orizzontalità per elevarsi in altezza, con otto piani che ospiteranno il pronto soccorso, 300 posti letti e 20 sale operatorie. Già soprannominato l’iceberg del San Raffaele per la massiccia presenza di vetro in facciata, l’edificio punta su risparmio energetico e sull’utilizzo di materiali innovativi.
Pronto nel 2020
Il nuovo centro, che verrà finanziato con un investimento di 50-60 mln di euro e fortemente voluto dal Gruppo ospedaliero San Donato, la società che ha acquistato il San Raffaele negli anni scorsi, dovrebbe essere completato nel giro di massimo tre anni. Ora mancano gli ultimi permessi di costruire- previsti al più tardi a febbraio- per poi bandire una gara ad aprile del 2017.
Lamelle in ceramica
La facciata esterna sarà composta da una serie di lamelle di ceramica con le punte che si rivolgono verso l’alto e per disegnare la quale l’architetto Cucinella ha dichiarato di voler evocare uno spartito del compositore statunitense Keith Jarrett. Le lamelle proteggeranno l’edificio dall’irraggiamento solare e non a caso appaiono in numero maggiore nella facciata Sud, mentre risultano più aperte in quelle esposta a Nord.
Vernice mangia-smog
Tanto la facciata quanto gli interni – i pavimenti in gres porcellanato – saranno trattati con materiali mangia-smog, particolari vernici a base di biossido di titanio (TiO2), che, a contatto con aria e acqua, sono in grado di disintegrare le particelle nocive al pari di quaranta alberi.
Consumi energetici ridotti del 60%
Sempre in un’ottica di qualità dell’aria l’arredo interno verrà realizzato con materiali eco-sostenibili che non rilasciano formaldeide. Mentre i lavabi di bagni e ambulatori saranno in ceramica trattata con un particolare rivestimento antibatterico. Gli obiettivi di basso impatto ambientale e risparmio energetico- stimato in una riduzione dei consumi del 60%- verranno raggiunti anche grazie a illuminazione a led, tubature e sanitari dotati di dispositivi a risparmio idrico e, ultimo dettaglio, le maniglie delle porte saranno in plastica riciclata.