Sostenere gli interventi di prevenzione antisismica negli edifici privati: è questa la finalità del fondo da 9 milioni di euro che la Regione Toscana ha destinato alle aree considerate a rischio. Il bando con il quale si poteva accedere a questo finanziamento è giunto in dirittura d'arrivo proprio in questi giorni: sono state 672 le domande presentate per una richiesta complessiva di oltre 20 milioni di euro. Di queste, 327 sono state ammesse al finanziamento rientrando così nel budget previsto (esattamente 8 milioni e 904 mila euro).
"Il bando per gli interventi antisismici negli edifici privati, fortemente voluto dalla Regione, ha riscosso una grandissima attenzione nelle aree interessate, a testimonianza di come vi sia una sensibilità sempre maggiore su questo tema" ha commentato l'assessore regionale all'ambiente Federica Fratoni. "E' chiaro – ha aggiunto - che un provvedimento di questo tipo non può essere esaustivo. Darà intanto una risposta efficace specie per gli edifici maggiormente esposti al rischio e poi, ce lo auguriamo, stimolerà tanti cittadini a rendere più sicure le loro abitazioni innalzando così il livello di sicurezza complessivo. Non si esaurirà qua d'altra parte, ma verrà riproposto nei prossimi anni".
Le domande potevano essere presentate in 89 comuni toscani, ricadenti nella zona simica 2 e collocati nelle province di Arezzo, Grosseto, Firenze, Massa-Carrara, Lucca, Pistoia, Prato e Siena. Una priorità speciale, nell'ambito del bando, era stata poi riservata ai sette comuni della Valtiberina (Arezzo), destinatari di una quota pari al massimo del 20% del finanziamento.
Secondo i dati provvisori (il prossimo passo sarà l'approvazione definitiva delle graduatorie) la fetta più consistente delle domande ammesse a finanziamento è nelle province di Arezzo (116 domande ammesse, pari al 35% del totale), Massa-Carrara (98, pari al 30%) e Lucca (67, pari al 20%).
Le richieste di contributo per interventi di rafforzamento e miglioramento sismico sono state esaminate tenendo conto di criteri come: tipo di struttura, anno di realizzazione, pericolosità sismica del comune, superficie, occupazione giornaliera media, epoca di classificazione sismica, eventuali ordinanze di sgombero pregresse, eventuali vie di fuga.