Via libera, dalla commissione Sviluppo economico del Consiglio regionale della Toscana, alla proposta di legge che detta norme in materia di cave.
Il testo nei prossimi giorni approderà all’esame dell'aula del Consiglio regionale.
PIANO REGIONALE DELLE CAVE. Con la nuova normativa si introduce la pianificazione regionale del settore, che sarà esplicitata attraverso il Piano regionale delle cave, che stimerà il fabbisogno e gli obiettivi di produzione sostenibili.
“La norma”, spiega la presidente della commissione Rosanna Pugnalini (Pd), “recepisce i principi delle normative europee in tema di concorrenza”.
INSERITO ANCHE IL DISTRETTO APUO-VERSILIESE. Nella proposta di legge viene inserito anche il Distretto Apuo-versiliese e in questo senso equipara agli agri marmiferi i cosiddetti “beni estimati”, cioè quei siti che in provincia di Massa Carrara furono concessi a privati dall’editto della Duchessa Maria Teresa Cybo Malaspina del 1751.
RINNOVO DELLE CONCESSIONI CON PROCEDIMENTO DI EVIDENZA PUBBLICA. La proposta legge, con una scansione temporale definita sulla base delle scadenze delle concessioni e autorizzazioni in essere o sulla base dell’entrata in vigore della legge laddove le concessione e autorizzazioni non prevedano scadenze, stabilisce che il rinnovo delle concessioni avvenga attraverso un procedimento di evidenza pubblica.
Sempre relativamente al Distretto Apuo-versiliese si introducono premialità che prevedono l’allungamento dei tempi della concessione in presenza di attività legate al concetto di filiera produttiva corta e appositi accordi di programma.
Infine, viene istituito un Ufficio regionale di supporto e controllo.