Attualità

Tracciabilità dei rifiuti: possibile la proroga per il RENTRI

Nell'ambito del Milleproroghe, sono stati approvati alcuni emendamenti relativi al Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei rifiuti. Nel frattempo, l'ANCE ha pubblicato le risposte alle domande più frequenti (FAQ)

venerdì 14 febbraio 2025 - Alessandro Giraudi

rifiuti-costruzioni

Oltre alla guida per supportare le imprese e gli enti nell’adempimento degli obblighi derivanti dal RENTRI (Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei rifiuti), l'ANCE ha pubblicato le risposte alle domande più frequenti (FAQ) dedicate alle imprese di costruzioni.

Le FAQ sono suddivise per macro-argomenti di maggiore interesse, tra cui l’Iscrizione, l’Accesso, il FIR, il Registro cronologico di carico e scarico e l’Unità locale, al fine di offrire chiarimenti sui diversi aspetti tecnici e normativi del RENTRI.

Il documento, elaborato sulla base dei quesiti pervenuti all’indirizzo di posta elettronica che l’Associazione ha messo a disposizione degli associati, rentri@ance.it, vuole essere uno strumento di supporto sia dal punto di vista operativo che pratico, nell’ottica di fornire un costante aggiornamento alle imprese del settore che devono interfacciarsi con il nuovo Registro.

Possibile la proroga di alcuni termini

Inoltre, l'Associazione nazionale dei costruttori edili segnala che durante l’iter di conversione in legge del Decreto Milleproroghe (DDL 1337), sono stati approvati alcuni emendamenti relativi al RENTRI.

Come noto, il RENTRI prevede tre scaglioni temporali per i termini di iscrizione dei soggetti obbligati, in funzione del tipo di attività svolta e del numero dei dipendenti”, ricorda l'ANCE.

Sotto questo profilo, le proposte emendative approvate in Commissione Affari costituzionali del Senato, mirano a spostare in avanti di 60 giorni gli adempimenti relativi all’iscrizione per gli operatori che rientrano nel primo scaglione (es. recuperatori, trasportatori e produttori di rifiuti pericolosi con più di 50 dipendenti), i cui termini scadevano il 13 febbraio scorso.

Tuttavia, perché tale proroga sia effettiva occorrerà attendere non solo l’entrata in vigore della legge di conversione del d.l. Milleproroghe, ma anche la successiva emanazione del decreto ministeriale cui è demandata la definizione dei nuovi termini.

Gli emendamenti approvati, infatti, prevedono espressamente che la proroga di 60 giorni sia disposta con decreto del Ministero dell’Ambiente, da adottarsi entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione.

Si segnala, inoltre, che tale proroga, indirettamente, potrebbe avere effetti anche con riferimento ai nuovi format di FIR e Registro cronologico di carico e scarico, anch’essi in vigore dal 13/02/2025.

Tuttavia, si precisa che fino all’adozione dello specifico DM da parte del MASE la proroga non è in vigore e quindi gli operatori sono tenuti a rispettare le scadenze già imposte dal RENTRI, vale a dire ad utilizzare dal 13/02/2025 i nuovi format di FIR e Registro cronologico di carico e scarico, per le attività per cui è previsto il relativo obbligo
”.

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