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Transizione verde delle imprese, dal 10 ottobre le domande per le agevolazioni

Finanziati programmi di investimento che perseguono l'efficientamento energetico, l'installazione di impianti da autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, idrogeno e impianti di cogenerazione ad alto rendimento, il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime

mercoledì 13 settembre 2023 - Redazione Build News

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Potranno essere inviate dal 10 ottobre al 12 dicembre 2023, allo sportello online Invitalia, le domande per le agevolazioni previste nell'ambito del "Fondo per il sostegno alla transizione industriale", finalizzato a sostenere i programmi di investimento delle imprese nella tutela ambientale. Il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha stanziato 300 milioni di euro.

Il Decreto direttoriale 30 agosto 2023 definisce modalità e termini di apertura e chiusura dello sportello agevolativo, disciplinato dal decreto interministeriale 21 ottobre 2022.

Efficientamento energetico, impianti fer e riciclo

Le imprese di qualsiasi dimensione del territorio nazionale, in particolare quelle che operano nei settori estrattivo e manifatturiero, potranno chiedere agevolazioni nella forma del contributo a fondo perduto, per programmi di investimento che perseguono:

- l'efficientamento energetico,
- il cambiamento fondamentale del processo produttivo,
- l'installazione di impianti da autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, idrogeno e impianti di cogenerazione ad alto rendimento,
- la riduzione dell’utilizzo delle risorse tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate.

I programmi dovranno prevedere spese complessive ammissibili di importo compreso tra 3 e 20 milioni di euro.

A chi si rivolge

Le imprese alla data di presentazione della domanda devono:

- essere regolarmente costituite, iscritte e «attive» nel registro delle imprese;
- operare in via prevalente nei settori estrattivo e manifatturiero di cui alle sezioni B e C della classificazione delle attività economiche ATECO 2007;
- essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
- non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019;
- non rientrare tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
- aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
- essere in regola con le disposizioni vigenti in materia obblighi contributivi;
- non trovarsi in una delle situazioni di esclusione previste dall’art. 5, comma 2, del DM 21 ottobre 2022.

Il 50% delle risorse annualmente destinate al Fondo è riservata alle imprese energivore (ovvero quelle inserite nell’elenco tenuto dalla Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali – CSEA, relativo alle imprese a forte consumo di energia ai sensi dell’articolo 19, comma 2, della legge 20 novembre 2017, n. 167).

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