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Trasformazione degli edifici pubblici esistenti in nZEB: si può partire con progetti concreti?

Torino, 16 giugno 2016

mercoledì 4 maggio 2016 - Redazione Build News

Il DM 26 giugno 2015 sui Requisiti Minimi definisce nel dettaglio gli edifici a energia quasi zero (nZEB). Da un punto di vista concettuale questi edifici sono caratterizzati da prestazioni energetiche superiori rispetto a quelle degli edifici “ottimali” (per i quali gli interventi di risparmio energetico minimizzano il rapporto costi/benefici), ma da costi globali superiori (generati da investimenti, manutenzione e gestione), anche se comunque giustificabili sotto il profilo economico. Gli edifici a energia quasi zero, quindi, si pongono, in un’ottica di innovazione tecnologica e di contenimento dei costi, come potenziali edifici “ottimali” del futuro, in quanto anticipano soluzioni tecnologiche e impostazioni progettuali in fase di messa a punto.

In quest’ottica, considerando come sempre più necessaria la riqualificazione del parco edilizio esistente, la ristrutturazione degli edifici pubblici in nZEB risulta strategica, proprio perché tali edifici, essendo generalmente aperti ai visitatori, svolgono un’importante funzione dimostrativa. È evidente che l’avvio di progetti specifici dipende dai vincoli procedurali ed economici esistenti, che possono favorire o meno la formulazione di concrete proposte di intervento alla pubblica amministrazione soprattutto da parte di organizzazioni terze (es. le ESCO).

Tutte queste considerazioni hanno portato il Comitato Termotecnico Italiano e il Politecnico di Torino a:

  • lanciare un apposito progetto europeo, denominato “RePublic_ZEB” e nell’ambito del quale viene svolto il presente incontro formativo;
  • incoraggiare il MiSE a includere nella revisione del “Conto Termico”, che sarà operativo dal 31 maggio, un incentivo dedicato alla riqualificazione degli edifici pubblici in nZEB (a tal proposito nel presente numero di Energia e Dintorni, il Dossier CTI si occupa proprio del Conto Termico).

Con gli eventi in programma, svolti in collaborazione con la Fondazione dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino, si intende fornire ai tecnici interessati tutti gli elementi base necessari per impostare un progetto di riqualificazione di un edificio esistente in nZEB. Si intende quindi verificare la fattibilità dell’avvio di progetti di ristrutturazione, soprattutto attraverso l’analisi delle procedure e dei margini economici di questa operazione.

La partecipazione è gratuita e riservata ai funzionari di amministrazioni pubbliche, operatori pubblici e privati professionalmente interessati al tema che si registreranno entro il 31 maggio 2016. Per partecipare è necessario compilare il modulo di registrazione pubblicato sul sito FOIT.


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