“Si tratta di una scelta di responsabilità verso il futuro della comunità trentina, che punta a valorizzare il paesaggio attraverso la riqualificazione, anche energetica, del patrimonio esistente, attraverso demolizioni e ricostruzioni per arrivare, nel 2020, all'obiettivo del consumo zero di territorio”.
Lo ha sottolineato l'assessore alla coesione territoriale della provincia autonoma di Trento, Carlo Daldoss, subito dopo l'approvazione da parte del Consiglio provinciale della nuova legge in materia di governo del territorio.
“Questa legge, che intende rispondere concretamente alle esigenze del Trentino, è stata costruita attraverso un percorso partecipato - ha aggiunto l'assessore - al quale hanno contribuito varie realtà, pubbliche e private e ci permette di valorizzare le esigenze e le esperienze maturate sul territorio, in continuità con il Piano urbanistico provinciale del 2008”.
La nuova legge provinciale per il governo del territorio sposta la prospettiva delle politiche territoriali, puntando sul recupero e la riqualificazione del costruito rispetto all’espansione insediativa e alla realizzazione di nuovi interventi edilizi.
RIDUZIONE DEL CONSUMO DI SUOLO. Il tema della riduzione del consumo di suolo, che nella legge trova uno specifico articolo di riferimento, si configura come il centro della riforma, e trova ulteriore rafforzamento dal contributo emerso nella discussione consiliare attraverso l’apporto di gran parte dei gruppi consiliari. La nuova impostazione si rifà ai principi del Piano urbanistico provinciale e li declina ulteriormente sia a livello urbanistico – attraverso gli strumenti di pianificazione chiamati all’analisi prioritaria della disponibilità di utilizzo del patrimonio edilizio esistente – sia a livello edilizio, mediante la nuova definizione di ristrutturazione edilizia che amplia le possibilità di intervento sul patrimonio esistente, l’incentivazione volumetrica anche da utilizzare mediante crediti edilizi ed economica attraverso la determinazione del contributo di costruzione che risulta differenziato tra un’aliquota minima per gli interventi di recupero e invece massima per la nuova costruzione.
Nell’ottica della riduzione del consumo di suolo è confermata la disciplina in materia di residenza ordinaria e per tempo libero e vacanze, riducendo della metà il contingente per alloggi tempo libero e vacanze già contenuto nei PRG vigenti e non assegnato a specifiche previsioni e prevedendo che possa essere utilizzato anche per il cambio d’uso degli edifici esistenti.
Il tema della riduzione del consumo di suolo trova diretta applicazione negli strumenti di pianificazione territoriale (piano territoriale della comunità, piani regolatori generale e piani attuativi) che sono rivisti nei contenuti e nelle procedure secondo il principio guida di un’ulteriore semplificazione, partendo dalle modifiche del procedimento del PRG condotte con la l.p. n. 3/2014.
SEMPLIFICATA LA PROCEDURA DI APPROVAZIONE DEL PTC. In particolare, è prevista l’efficacia diretta delle previsioni del PTC che non richiederanno quindi ulteriori procedure di conseguente adeguamento dei piani regolatori generali; viene semplificata la procedura di approvazione del PTC, in modo da assicurare la certezza dei tempi della programmazione territoriale; viene rivista l’articolazione dei piani attuativi, prevedendo in particolare i piani di riqualificazione urbana, proprio nell’ottica di assicurare uno strumento coerente per l’approfondimento della pianificazione urbanistica relativa al patrimonio edilizio esistente.
RUOLI E COMPITI DEI PROFESSIONISTI. La nuova legge punta sulla responsabilità, per rimarcare ruoli e compiti dei professionisti incaricati di piani e progetti e delle amministrazioni pubbliche cui spetta l’approvazione dei medesimi piani e progetti; viene inoltre introdotta la SCIA obbligatoria per specifiche tipologie di intervento.
PARTECIPAZIONE. Prevista l’opportunità di attivare ulteriori forme di partecipazione a seguito dell’adozione dei PRG, una fase di deposito dei piani attuativi di iniziativa privata preliminarmente alla loro approvazione, la necessità di pubblicare sui siti internet istituzionali di Provincia, comunità e comuni dei rispettivi strumenti urbanistici adottati e vigenti.
REGOLAMENTO URBANISTICO-EDILIZIO PROVINCIALE QUALE STRUMENTO UNICO DI ATTUAZIONE DELLA LEGGE. Novità anche in materia di semplificazione dell’articolazione della legge e dei suoi provvedimenti attuativi. La legge unifica in aree tematiche le disposizioni urbanistiche ed edilizie riguardanti specifici settori quali quello agricolo, produttivo, turistico. È previsto in particolare il regolamento urbanistico-edilizio provinciale quale strumento unico di attuazione della legge, avente immediata efficacia e che non richiede adeguamenti da parte di comunità e comuni, configurandosi quindi come strumento unitario sull’intero territorio provinciale; l’introduzione di uno specifico articolo sull’informatizzazione delle procedure urbanistiche ed edilizie vuole infine contribuire a sburocratizzare l’attività istruttoria di piani e progetti e ad agevolarne la gestione e consultazione. La semplificazione delle procedure edilizie specifica termini e contenuti obbligatori, al fine del rilascio del titolo edilizio.