Tutelare il lavoro svolto dai professionisti e contrastare contestualmente l’evasione fiscale: è l’obiettivo delle “Norme in materia di tutela delle prestazioni professionali e di contrasto all’evasione fiscale”, approvate lo scorso 17 novembre all’unanimità dal Consiglio regionale della Basilicata su iniziativa dei componenti l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale (il presidente Vito Santarsiero, i vice presidenti Antonio Bochicchio e Michele Napoli, i consiglieri segretari Achille Spada e Gianni Rosa).
“La proposta di legge – si legge nell’art. 1 del testo - ha come oggetto la tutela delle prestazioni professionali rese sulla base di istanze presentate alla pubblica amministrazione per conto dei privati cittadini o delle imprese o rese su incarico affidato da una pubblica amministrazione, da un ente pubblico o da una società a prevalente partecipazione pubblica”.
Si prevede, inoltre, che “la presentazione dell’istanza autorizzativa o dell’istanza per prestazioni professionali previste dalle norme e dai regolamenti regionali, provinciali e comunali deve essere corredata, oltre che da tutti gli elaborati previsti dalla normativa vigente, dalla lettera di affidamento di incarico al professionista sottoscritta dal committente. L’amministrazione, al momento del rilascio dell’atto autorizzativo o della ricezione di istanze ad intervento diretto, acquisisce la dichiarazione sostitutiva di notorietà del professionista o dei professionisti sottoscrittori delle prestazioni professionali, redatta nelle forme di cui al D.P.R. n. 445/2000, attestante l’avvenuto pagamento delle spettanze professionali con l’indicazione degli estremi del relativo documento fiscale. La mancata presentazione della suddetta dichiarazione di notorietà costituisce motivo ostativo per il completamento dell’iter amministrativo fino all’avvenuta integrazione. La documentazione è richiesta dagli uffici interessati dall’iter attivato. Per prestazioni professionali svolte su incarico della pubblica amministrazione di enti pubblici o di società a prevalente partecipazione pubblica, la chiusura delle procedure tecnico - amministrative è subordinata all’approvazione degli atti relativi al pagamento delle spettanze del professionista o dei professionisti incaricati”.
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