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Un “distretto diffuso” del design al Fuorisalone 2019

Il progetto Design Open’ Spaces restituisce alla città, durante la Design Week, sette spazi dislocati in sei zone diverse

lunedì 25 marzo 2019 - Redazione Build News

Frank_Frank_Loft Aleppo - Hable Matan

Come ogni anno, il Fuorisalone porterà nei quartieri di Milano – in corrispondenza con il Salone del Mobile, dall’8 al 14 aprile – un gran numero di eventi collaterali legati al design e alla moda. Il successo della formula, ideata nel 1990 da Gilda Bojardi di Interni, è legato proprio alla natura diffusa dell’evento: non c’è un solo teatro espositivo, ma l’intera città si trasforma in uno showroom, con un programma fittissimo di appuntamenti – presentazioni, sfilate, mostre, concerti – che si snodano tra locali, studi di design, teatri, chiostri universitari, o direttamente in strada.


Ai tradizionali “distretti del Design” attorno a cui si è andata concentrando la maggior parte degli eventi negli ultimi anni – Tortona, Brera, 5 Vie, Porta Venezia, Ventura, Sant’Ambrogio – si aggiunge quest’anno un “distretto diffuso”: il progetto DOS, Design Open’ Spaces, realizzato dagli studi Re.rurban e Emilio Lonardo in collaborazione con il Comune di Milano e con il patrocinio del Politecnico di Milano – Scuola del Design.

Si tratta di sette spazi dislocati in sei zone diverse, restituiti alla città con una nuova veste e nuove funzioni, tra interventi di ristrutturazione, esposizioni e installazioni di design, un fitto calendario di eventi diurni e serali spaziando dalla musica live ai dj set, percorsi degustativi e incontri culturali.

La cultura del design può svolgere un ruolo determinante nell’adozione di questi spazi, recuperandoli nella loro estetica, funzione o solamente presenza, sperimentando interventi in grado di rigenerare e riconsegnare questi luoghi a nuove possibilità d’uso, dimostrando la non necessaria urgenza di costruire sempre il nuovo – spiegano Diego Longoni di Re.rurban ed Emilio Leonardo. A differenza di quanto avviene nei distretti statici, legati alle singole zone, DOS non ha limiti spaziali né temporali rispetto alla durata dell’intervento sulle singole location: partendo dalla Milan Design Week, intende trasformare gli spazi, nell’estetica e nell’uso, per renderli di nuovo disponibili alla comunità e perché la loro nuova vita duri nel tempo.
DARSENA. Il “quartiere generale” del distretto diffuso sarà il Dazio Art Cafè, uno dei caselli daziari della Darsena, che ospiterà numerose iniziative: una collettiva di giovani designer emergenti, un’area coworking e media, uno spazio libreria, live shooting, tre food truck selezionati in collaborazione con Chef in Camicia e una programmazione di eventi serali con le migliori crew milanesi, come Vitamina e Nøid. Per l’intera durata della Design Week nel Dazio sorgerà anche una libreria realizzata con Book Catering, che porta libri ricercati in posti insoliti per incontrare nuovi pubblici, selezionando titoli di editori indipendenti che non si trovano in tutte le librerie e, talvolta, nemmeno online.


LE ALTRE LOCATION. Nel Brera Design District, vengono recuperati due spazi in Corso Garibaldi, ai civici 89 e 91, grazie agli interventi di Marble & Granite Service, che rivitalizza gli spazi con materiali e servizi legati al mondo della pietra naturale, e NovaColor, specializzata nella realizzazione di sistemi continui per pareti e pavimenti. Gli spazi saranno impreziositi dall’esposizione dello studio Frank&Frank, che mette in mostra il progetto Skin Cities: mappe di città iconiche realizzate su pelli colorate (in copertina).

In via Solari 40, nel Tortona Design District, 28 mq di un ex negozio di ferramenta diventa un mini-appartamento con le funzionalità di un trilocale e con finiture e inserti di pregio. Autore della trasformazione è Milano Abita, società dell’architetta Martina Margaria, famosa per il recupero di piccoli spazi in abitazioni pronte all’uso in cui si fondono funzionalità, comfort ed estetica.
In zona Sarpi, nel Borgo degli Ortolani, si potrà visitare la storica Torre Liprando, torre campanaria che ospita l’installazione “Post Human Design” promossa da The Bench Collective. Un viaggio trans-mediale ambientato in uno scenario futuristico, che applica la realtà aumentata allo stato naturale dell’ambiente.

In Bovisa nasce invece la “Repubblica del Design”, che si localizza nei quartieri di Bovisa/Dergano e prevede dei “consolati” in ulteriori luoghi milanesi che si riconoscono nello spirito della Repubblica. Un nuovo quartiere che si attiva per aggiungere contenuti all’evento. Giovani designer e studi del “distretto dell’innovazione” si alleano per creare qualcosa di inedito.

In via Pepe 38, zona Isola, il progetto “Fashion (for) Revolution” vede coinvolgere alcune produzioni indipendenti della moda chiamate ad animare un ex ristorante abbandonato per renderlo colorato, bello, armonioso e vivo, non solo grazie alla presenza di persone che espongono, ma anche attraverso attività e laboratori. Progetti, marchi, sartorie, stilisti che si occupano di abbigliamento, accessori e gioielli, esporranno affiancati da designer.

Per conoscere tutte le iniziative di DOS, visita il sito ufficiale.

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