Italcementi ha presentato a MADE expo 2019 (dal 13 al 16 marzo alla Fiera di Milano-Rho) i.power RIGENERA, una soluzione completa per rigenerare le infrastrutture realizzate a partire dagli anni del Dopoguerra che oggi necessitano di essere rinnovate e adeguate nella capacità di reggere il maggior traffico e resistere ai terremoti.
Si tratta di una miscela di cemento e fibre rinforzate che può ripristinare le strutture portanti delle grandi infrastrutture viarie e adeguarle ai nuovi carichi dovuti all’aumento del traffico e alle normative sismiche introdotte negli ultimi anni
La proposta messa a punto da Italcementi si pone l’obiettivo di risolvere i problemi di durabilità e quindi di incrementare la vita utile delle opere, garantendo l’adeguamento sismico e il ripristino delle parti ammalorate, tutto in un’unica soluzione – spiega Roberto Callieri, Amministratore Delegato di Italcementi. La caratteristica fondamentale e distintiva questa nuova soluzione è quella di offrire ai progettisti un pacchetto completo, dall’analisi dell’esistente alla messa a punto della soluzione ottimale e “su misura” per l’opera da ripristinare, con la presenza in cantiere dei tecnici specializzati di Italcementi e Calcestruzzi pronti a collaborare con le imprese nell’applicazione del prodotto.
I VANTAGGI. La struttura della matrice impedisce agli agenti aggressivi di penetrare nel calcestruzzo, riducendo al minimo e il rischio di fessurazione e di conseguente degrado. In questo modo si riducono i costi di manutenzione e la vita utile delle opere viene incrementata. Il prodotto, essendo rinforzato con fibre di acciaio, reagisce inoltre in modo adeguato a eventi sismici – generando una moltitudine di piccole fessure che permettono alla struttura di deformarsi ma non di spezzarsi – e può sopportare temperature fino a 750°.
Attualmente le soluzioni al problema di un’infrastruttura non più adeguata alle caratteristiche di traffico e sicurezza (strutturale e antisismica) sono principalmente di due tipi: la costruzione di nuove infrastrutture che sostituiscano quelle precedenti, oppure il profondo adeguamento delle infrastrutture esistenti. La soluzione migliore dipende da valutazioni di costo-beneficio e di opportunità, oltre che dalle eventuali difficoltà operative. Adeguare una infrastruttura esistente permette di intervenire in modo efficiente (relativamente veloce), efficace (con costi contenuti), versatile (senza creare problemi alla viabilità) e sostenibile (evitando lo smaltimento dei materiali derivanti dalla demolizione dei vecchi manufatti).
L’applicazione del calcestruzzo innovativo è stata validata in i.lab, il Centro Innovazione di Prodotto di Italcementi, in collaborazione con l’Università di Brescia e l’Università Federico II di Napoli. Tramite prove in scala reale su pilastri e travi, rinforzate con la soluzione sviluppata, si sono potute verificare le prestazioni degli elementi rinforzati.
“Dopo diversi decenni di ricerca sui calcestruzzi fibrorinforzati, questi materiali sono ora presenti nelle principali normative nazionali e internazionali – spiega Giovanni Plizzari, Direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile, Architettura, Territorio, Ambiente e di Matematica dell’Università di Brescia. Le fibre migliorano notevolmente il comportamento a trazione del calcestruzzo, che si trasforma da un materiale fragile a un materiale dotato di ottima duttilità. Questo avviene soprattutto quando le fibre sono abbinate a una matrice di calcestruzzo ad alta resistenza, trasformandolo in un calcestruzzo fibrorinforzato ad altissime prestazioni. Bastano pertanto pochi centimetri di spessore del materiale per migliorare notevolmente il comportamento delle strutture nuove ed esistenti, in aggiunta alla loro durabilità.”