Sebbene le idee e le opinioni sul futuro campus del MIT a Cambridge siano diverse, su una cosa sono tutti d’accordo: devono esserci molti spazi condivisi che favoriscano l’interazione e l’incontro, fondamentale nei processi di sviluppo di idee di ricerca. Risponde a questo principio anche la proposta dello studio architettonico Suk Lee che ha immaginato una piattaforma che galleggia sul fiume Charles, collegata al ponte di Harvard, il punto dove c’è il maggiore afflusso di persone rispetto al resto del litorale. Il progetto si sviluppa non solo in superficie ma anche sotto l’acqua.
Forma, struttura e materiali sono stati progettati prendendo in considerazione sia il significato fisico sia estetico del concetto di 'galleggiamento'. La piattaforma, direttamente collegata alla terraferma, dà stabilità sia al padiglione che agli elementi staccati ed è realizzata in blocchi in EPS un telaio in acciaio, che riflettono un senso di leggerezza, necessario per una struttura posta sull’acqua.
Gli spazi sotto il livello del fiume sono ovviamente abitabili e il contrasto fra dentro e fuori vuole anche rappresentare i diversi stadi della creazione intellettuale. Dove a un momento di ispirazione e di condivisione di idee deve seguire un periodo di isolamento e di concentrazione.