L’obiettivo del progetto, svolto a cura della società milanese SV Engineering s.a.s, è stato l’adeguamento dell’impianto preesistente del Centro Pavesi FIPAV di Milano ai fini di dotare il centro sportivo di un sistema di raffrescamento adeguato alla funzione e dimensioni dell’immobile.
Il contesto e la richiesta del committente
Il Centro Federale costituisce uno dei poli d’eccellenza dello sport milanese e ospita gli allenamenti della squadra Nazionale Femminile di pallavolo.
Il committente ha richiesto un sistema di raffrescamento dell’impianto sportivo da utilizzare nel periodo estivo soprattutto durante le gare ufficiali. La soluzione proposta è stata l’installazione di una pompa di calore reversibile ad alta efficienza in versione silenziata BHP/LN-A/2081 con potenza frigorifera 211 kW e potenza termica 233 kW in aggiunta all’impianto di riscaldamento preesistente.
Nell’edificio sono compresi il campo di gioco, gli spalti per 1.000 spettatori, gli spogliatoi e i locali accessori. Si tratta di una struttura realizzata nel 2009 all’interno del centro costruito negli anni ’60, isolata con pannelli di poliuretano rivestiti da lastre di alluminio e dotata di due pareti interamente vetrate.
Nell’area di gioco è presente un impianto di solo riscaldamento composto da un sistema a pannelli radianti a bassa temperatura posto su tutta la pavimentazione del campo di gioco. C’è inoltre un impianto a tutta aria composto da un’unità trattamento aria con bruciatore a scambio diretto e canalizzazione di distribuzione in ambiente munito di bocchette coniche a lancio lungo.
In conclusione la volumetria complessiva della zona da trattare è di 22.000 m3 circa.
Criticità esistenti e soluzione adottata
Per avere riscontri oggettivi sul comportamento del complesso struttura-impianto sono stati eseguiti dei rilievi strumentali tramite l’installazione di tre sensori di temperatura e umidità all’interno e all’esterno dell’edificio. È stato considerato un periodo di misurazione di 4 giorni (durante uno dei quali si è disputato un incontro del campionato Italiano serie A2), il quale ha evidenziato una distribuzione non uniforme delle temperature e la presenza di fenomeni di stratificazione.
Alla fase di analisi preliminare è seguito l’adeguamento della canalizzazione di mandata al fine di migliorare la distribuzione all’interno della struttura e risolvere le problematiche riscontrate. Per la ripresa dell’aria è stata sfruttata la canalizzazione esistente, dal momento che non si è verificata la necessità di apportare alcuna modifica.
Per soddisfare il carico termico, è stato installato un gruppo frigorifero in pompa di calore BAXI modello BHP / LN-A / 2081 a servizio della batteria di scambio dell’unità di trattamento aria. Il sistema ad alta efficienza è in grado di erogare una potenza di 210 kW in raffrescamento (A35, W12-7) e di oltre 230 kW in riscaldamento (A7,W40-45) con un COP di 3,22.
L’impianto potrà essere utilizzato sia nel periodo invernale, per la distribuzione di aria calda, sia in quello estivo, per la distribuzione di aria raffrescata.
I vantaggi della nuova canalizzazione
La soluzione innovativa attuata per questo impianto è la nuova canalizzazione ad alta induzione. Essa presenta numerosi vantaggi tecnici ed economici. Innanzitutto l’impianto realizzato consente una miglior diffusione dell’aria nell’ambiente e una netta riduzione del fenomeno di stratificazione. L’elevato ricambio d’aria tra la parte bassa e la parte alta della struttura, inoltre, permette una regolazione ottimale delle condizioni ambientali soggette a picchi di carico termico dovuti all’irraggiamento derivante dalle superfici vetrate e dall’affollamento. Non ultimo, la distribuzione diffusa migliora anche il comfort rispetto alle eccessive velocità dell’aria generate dalle bocchette preesistenti.
Maggiore efficienza e riduzione dei costi
L’intervento di adeguamento dell’impianto esistente ha consentito un notevole miglioramento delle prestazioni dell’impianto stesso oltre a un significativo contenimento dei costi. L’utilizzo del gruppo frigorifero in pompa di calore ne consente l’uso anche durante il periodo invernale ottenendo un rendimento ben maggiore dell’attuale sistema con bruciatore a scambio diretto, che è stato comunque mantenuto per far fronte a emergenze o situazioni climatiche eccezionali.