Si è svolta ieri 17 gennaio alla Camera un'interrogazione in merito alla contabilizzazione della cessione dei crediti di imposta per bonus edilizi, sulla quale è in corso un dialogo tra Istat, Ragioneria generale dello Stato e Eurostat. L'interrogazione a risposta scritta n. 5-00251 rivolta al Ministro dell'economia e delle finanze è stata presentata da Francesca Maria Rubano.
In particolare , l'interrogazione a risposta immediata in Commissione si è incentrata sulla contabilizzazione della cessione dei crediti di imposta e sul relativo dialogo in corso tra Istat, Ragioneria generale dello Stato e Eurostat; in merito alla cessione del credito d'imposta Industria 4.0 e quella relativa ai bonus edilizi tra il 19 e il 21 maggio 2021 è intercorsa una corrispondenza tra Istat e Eurostat;
L'istituto statistico nazionale avrebbe fornito a Eurostat, in quella sede, un'analisi metodologica nella quale nel chiedere a Eurostat come contabilizzare questi crediti, fornisce anche un'analisi metodologica, in cui i bonus edilizi e in particolare il Superbonus, sono classificati come credito "non pagabile" e quello di Industria 4.0 come "pagabile"; i bonus edilizi riducono le entrate al momento dell'eventuale (ma non certo) utilizzo e quindi non entrano subito in deficit, Industria 4.0 costituisce un sostegno il cui utilizzo è certo e la cui cedibilità a favore di soggetti che hanno capienza ne accelera notevolmente i tempi di fruizione e quindi entrano subito in deficit.
Eurostat, dal canto suo, ha convenuto con questa impostazione, negando la cedibilità dei crediti Industria 4.0 e riservandosi di effettuare ulteriori approfondimenti sulla cessione dei bonus edilizi. Norme che favoriscano la possibilità di passare il credito con lo Stato a soggetti con una capienza fiscale maggiore potrebbero aumentare il rischio di far rientrare la spesa relativa ai bonus edilizi tra quelle considerate da Eurostat come «pagabili», mentre finora è considerata «non pagabile» e quindi non caricata direttamente sul debito per tutte le rate annuali in previsione di essere pagate.
L'autorevole affermazione che la cessione è una possibilità, non un diritto, è fatta in ossequio all'impostazione Eurostat sulla natura dei bonus edilizi, ma va conciliata con l'esigenza di assicurare la certezza del diritto e il legittimo affidamento delle Pmi in difficoltà per aver utilizzato le possibilità offerte dalle norme vigenti. Nei prossimi mesi sono attesi una serie di incontri tra Governo e tecnici Eurostat per approfondire la questione e sopratutto a difesa della natura "non pagabile" dei bonus edilizi e quali ulteriori iniziative ritenga siano adottabili per favorire la cessione dei crediti d'imposta relativi ai bonus edilizi senza che ne sia alterata l'attuale classificazione, con particolare riferimento all'adozione di norme con una diversa perimetrazione della responsabilità solidale.