La quattordicesima Biennale delle città e degli urbanisti europei dell'European Council of Spatial Planners-Conseil Européen des Urbanistes (ETCP-CEU) si terrà a Napoli dal 22 al 24 aprile prossimi, presso il Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II, tra Palazzo Gravina in Via Monteoliveto 3 e la sede di Via Forno Vecchio 36. Dal titolo Inclusive cities and regions, l'evento è organizzato dall’Istituto Nazionale di Urbanistica.
Markus Hedorfer, presidente dell’ETCP-CEU, ricorda che si tratta “della prima Biennale dopo circa cinque anni, una sosta prolungata dalla pandemia. E’ un evento molto importante, occasione di scambio e confronto tra le pratiche della pianificazione di tutta Europa. E’ significativo che l’Italia ospiti la Biennale proprio nel momento in cui la Presidenza è del nostro Paese. Il tema, basato sull’inclusione, è stato proposto e approvato ben prima della fase pandemica e dello scoppio della guerra in Ucraina e con gli anni ha se possibile acquisito ancora maggiore centralità, soprattutto a causa dell’aggravarsi dei conflitti”.
I temi al centro della Biennale
“I temi al centro del confronto a Napoli ci spingono a immaginare un domani diverso, in cui la diffusa tendenza alla rigenerazione della città pubblica possa contribuire ad un cambio di paradigma, capace di garantire integrazione sociale e rimettere in moto le migliori energie della società. Discuteremo delle strategie e delle buone pratiche per perseguire, nell’ambito delle politiche europee, gli obiettivi dettati dalle nuove esigenze ambientali e sociali: la sicurezza e il benessere urbano, il contenimento del consumo di suolo, l’attuazione di azioni di contrasto al cambiamento climatico, la valorizzazione della mobilità sostenibile, il miglioramento delle condizioni di accessibilità alla città pubblica, lo sviluppo di politiche volte a favorire l'inclusione sociale, il coinvolgimento dei residenti nell'individuazione degli obiettivi di politica urbana e nei processi decisionali”. - ha commentato Michele Talia, presidente dell’INU.
Marichela Sepe, presidente del Comitato scientifico organizzativo locale, spiega: “Fin dalla prima edizione del 1995 alle Biennali si sono dibattuti problemi, sono state esposte esperienze e proposte soluzioni alternative. Il tema scelto per questa edizione, l’inclusione, è inteso nelle sue molteplici declinazioni che definiscono i 10 temi generali di questa Biennale e gli ulteriori proposti dai partecipanti. I lavori presentati – al bando hanno risposto amministratori, professionisti, accademici e ricercatori – riguardano progetti, politiche e ricerche che hanno interesse internazionale e allo stesso tempo attenzione al locale, a scale diverse. Da questa vastità di argomenti è possibile comprendere l'ampio dibattito che ne seguirà, delineando nuovi soggetti interessati e attori coinvolti, nonché nuove possibili intersezioni di temi. Il tema dell’inclusione è infatti richiamato in tutti i 17 Sustainable Goals delle Nazioni Unite, così come nei principi della New Urban Agenda adottati nel 2016 durante la III Conferenza Un-Habitat di Quito per sottolineare la necessità di una visione olistica di questo concetto”.
La necessità di un confronto internazionale
Francesco Domenico Moccia, segretario generale dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, ricostruisce la genesi dell’organizzazione della Biennale a Napoli: “Nello sviluppo nel tempo della Giornata di Studi dell’INU si è sempre di più avvertita la necessità di un confronto internazionale. Anche nelle elaborazioni legislative per il governo del territorio è opportuno un processo di convergenza verso i sistemi di pianificazione degli altri paesi dell'Unione europea. E' stato utile cogliere questa opportunità e la collaborazione dell'ECTP-CEU alla cui adesione abbiamo posto particolare cura negli ultimi tempi. Con questo evento contiamo di esserne membri sempre più attivi".
Per Giuseppe De Luca, presidente del Comitato scientifico, il confronto che si svolgerà alla Biennale europea di Napoli presenta un’innegabile centralità: “Le città svolgono un ruolo cruciale nell’organizzazione della società umana, offrendo opportunità di lavoro, istruzione, intrattenimento e scambio culturale. Sono centri di innovazione, creatività e sviluppo economico, ma possono anche affrontare sfide come l’inquinamento, la congestione del traffico, l’accesso limitato agli alloggi e alle risorse, nonché le disuguaglianze sociali. Anche le regioni svolgono un ruolo, non nel senso di ambiti istituzionali, bensì nel senso di grandi spazi. Mentre le città tendono a concentrarsi sulla vita urbana e sulla gestione delle sfide specifiche delle aree urbane, le regioni hanno una prospettiva più ampia e integrata che include sia le aree urbane che quelle rurali all’interno del loro territorio. Entrambi svolgono un ruolo decisivo nella vita delle persone e nell'organizzazione della società, anche se in modi leggermente diversi”.
Il 21 aprile presso il Complesso di Santa Maria La Nova 44 si terranno l'assemblea generale dell’ETCP-CEU riservata ai delegati e un welcome party aperto a tutte e tutti i partecipanti della Biennale. Il 22 e il 23 aprile si svolgeranno i workshop risultanti dalla call.
I workshop paralleli
- Regional issues and regional disparity
- Metropolitan or city proposals
- Urban regeneration and public spaces
- Migration and cultural inclusion
- Cultural heritage
- Resilience
- New economic approach
- IT and the use of artificial intelligence in planning
- Ports, airports and other infrastructures
- Underground space
I workshop speciali
- Enhancing urban regeneration and spatial justice with Nature-Based Solution
- A Transdisciplinary Approach to Placemaking and Inclusivity: COST Action Dynamics of Placemaking
- Public Space for inclusive cities: the Biennial of Public Space
- Inclusive city ecosystems
- About spatial inclusivity. A perspective from urbinlab, Lisbon
- Italian Unesco chairs’ vision and actions for the social and spatial inclusion of international migrants: urban spaces as laboratories for living together across differences
- Universal accessibility and university education, the knowledge network
- Inclusive public spaces for water cities facing climate change
- Green oasis for the 15 minutes city model
- Fragile geographies. Visions, projects and studies to mitigate and adapt to environmental and anthropogenic risk
- Making/Unmaking
- Youthbanism: for a new generation of urbanists
- Findings and evidences from the PNRR project return
- River contracts as voluntary and negotiated planning tools aimed at the reconstruction of territorial, social and ecological values
Il 22 aprile si terrà inoltre un confronto sul piano metropolitano di Napoli: “Territorial inclusion and functional integration in The Metropolitan Plan of Naples” e il 23 aprile la discussione "Inclusion in European countries planning systems". Nelle sessioni plenarie del 22 e 23 aprile oltre ai saluti istituzionali ci saranno interventi di keynote speakers: Janet Askew (già presidente ETCP-CEU), Markus Hedorfer (presidente ETCP-CEU), Carolina Giaimo (vicepresidente INU e docente di urbanistica al Politecnico di Torino), Bruno Discepolo (assessore Urbanistica Regione Campania), Laura Lieto (assessore Urbanistica e vicesindaca Comune di Napoli), Gerhard Vittinghoff, João Teixeira, Tomasz Majda. La giornata conclusiva del 24 aprile sarà dedicata agli study tour preceduti da una mostra e un dibattito sulle città metropolitane.
Maggiori informazioni al sito web mentre l'intero programma è consultabile al link.