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Urbanistica, in Calabria approvate modifiche alla legge del 2002. In Toscana entra in vigore la nuova legge

Novità in arrivo anche in Liguria e Marche

mercoledì 13 luglio 2016 - Redazione Build News

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Su proposta del presidente Oliverio e dell'assessore alla Pianificazione territoriale Francesco Rossi, la Giunta regionale della Calabria ha approvato il 12 luglio il Disegno di legge che prevede le modifiche e le integrazioni alla legge regionale n.19/2002 (Legge urbanistica).

Il provvedimento passa ora all'approvazione del Consiglio regionale.

NUOVA LEGGE IN TOSCANA, IN VIGORE DA DOMANI. Ricordiamo che nei giorni scorsi il Consiglio regionale della Toscana ha varato le modifiche alla legge n. 65/2014 sul governo del territorio, che introducono misure per accelerare la realizzazione delle opere pubbliche di interesse strategico regionale e di opere private (LEGGI TUTTO).

Si tratta della nuova legge regionale 43/2016, pubblicata oggi sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana n.27 e che entrerà domani in vigore.

"La legge 65 - spiega l'assessore Ceccarelli - è senza dubbio un'ottima legge, di grande portata innovativa. Ma come tutte le cose nuove ha avuto bisogno di un periodo di rodaggio, nel quale la pratica ha evidenziato alcune difficoltà applicative da parte delle amministrazioni locali. Inoltre il quadro normativo nazionale è cambiato, in particolare con la conversione in legge del Decreto 'Sblocca Italia' (L. 164/2014). Abbiamo, dunque, deciso di rimettere mano al testo e, pur rispettando l'impianto della legge e gli obiettivi fissati, abbiamo fatto le modifiche necessarie per facilitarne l'applicazione".

"Tralasciando la dietrologia politica, che non mi appassiona – continua l'assessore Ceccarelli – l'obiettivo che ha animato la Giunta ed il Consiglio regionale in questo lavoro è stato quello di rendere lo strumento urbanistico più facilmente leggibile ed interpretabile per gli enti e per i cittadini. Fra le modifiche apportate abbiamo previsto snellimenti delle procedure, per esempio evitando il ricorso a inutili conferenze di copianificazione nei casi in cui questa si è rivelata essere uno strumento eccessivo rispetto ai contenuti trattati (ad esempio varianti per la realizzazione delle opere per la tutela e la sicurezza del suolo o varianti ai piani strutturali che non contengono previsioni localizzative)".

Per il territorio rurale, in particolare, è stata prevista una maggiore flessibilità che va nella direzione di un impulso ad un'attività produttiva, quella agricola, particolarmente importante per il presidio del territorio. Grazie alle modifiche introdotte anche le aziende di piccole dimensioni potranno realizzare annessi agricoli necessari per lo svolgimento delle proprie attività, così come è stata reintrodotta la possibilità, peraltro già presente nelle precedenti normative regionali, di realizzare annessi necessari all'esercizio di attività agricole specialistiche (allevamenti intensivi, acquacoltura, cinotecnica, ecc), che per le loro caratteristiche non sono collegabili all'estensione del fondo agricolo, naturalmente entro i limiti stabiliti dai piani comunali. Inoltre, è stata introdot ta la possibilità di utilizzare a fini agricoli anche gli edifici classificati come produttivi e commerciali senza il ricorso alle procedure della richiesta di 'mutamento d'uso'.

Sono poi consentiti anche interventi di ristrutturazione sul patrimonio edilizio con destinazione diversa dall'uso agricolo, per garantire il recupero del patrimonio edilizio esistente e non più utilizzato a fini agricoli. Tutto questo rappresenta la possibilità di "fare", non impegnando nuovo suolo.

"Abbiamo anche agito - prosegue l'assessore - per migliorare l'attuazione della disciplina delle varianti semplificate, estendendo tale procedura anche alla pianificazione intercomunale ed abbiamo creato le condizioni per incentivare ulteriormente proprio quest'ultimo tipo di pianificazione, con l'obiettivo di perseguire una pianificazione strategica di area".

"In conclusione, la rinnovata legge regionale 65 mantiene la stessa attenzione alla tutela del territorio toscano, ma è più snella ed efficacie, anche grazie alla creazione di una specifica banca dati dei pareri in materia di governo del territorio, consultabile sul sito web regionale, che garantirà uniformità di interpretazione e applicazione".

LIGURIA, CONSULTAZIONI SUL NUOVO REGOLAMENTO PER GLI STANDARD URBANISTICI. In arrivo novità anche in Liguria, dove è iniziata la fase di confronto sul territorio per il nuovo regolamento degli standard urbanistici, la cui approvazione definitiva è prevista in autunno (LEGGI TUTTO).

MARCHE, VERSO UNA NUOVA LEGGE SUL GOVERNO DEL TERRITORIO: ARRIVA L'OSSERVATORIO DEL PAESAGGIO. La Regione Marche avrà un Osservatorio del paesaggio. E’ stato questo il tema dell’ultima giornata di approfondimento della prima fase di ascolto e confronto sui temi che caratterizzeranno la prossima legge regionale sul governo del territorio voluta dall’assessore all’Urbanistica Anna Casini. L'Osservatorio del paesaggio è un ente di iniziativa pubblica di natura locale o regionale nato come strumento di applicazione della Convenzione europea del paesaggio tenutasi nel 2000. Il suo scopo è quello di rappresentare un luogo di integrazione e di contatto tra i vari livelli amministrativi di governo, le istituzioni, le università, i settori professionali e l'insieme della società in materia di gestione del paesaggio. La sua funzione principale è di promuovere la conoscenza del paesaggio all'interno della società, creando una maggiore consapevolezza sull'importanza della sua tutela e buona gestione al fine di preservarne i caratteri peculiari. Ciò avviene attraverso attività di sensibilizzazione e partecipazione che coinvolgono enti ed istituzioni pubbliche e private al fine di promuovere ed elaborare forme di protezione, gestione e pianificazione del paesaggio in un'ottica di sviluppo sostenibile.

“I paesaggi di qualità contribuiscono a rendere la comunità sana e felice. Uno degli aspetti più importanti della progettazione del paesaggio – ha spiegato l’assessore Casini - è infatti la sua influenza sulla qualità della vita e l’interazione sociale. Parte del valore dell’investimento nel paesaggio inoltre sta nel modo in cui crea ed imposta nuove connessioni e destinazioni per il commercio e il turismo. La sua valorizzazione migliora la redditività, crea opportunità di lavoro, diversifica le attività economiche ed attrae investimenti. Nel corso della giornata abbiamo dunque esplorato sia le attività dell’Osservatorio Nazionale presso il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, che alcune esperienze nate spontaneamente in alcune realtà locali marchigiane che possiamo mettere a sistema. Ci allineiamo così alla Convenzione Europea per il Paesaggio che ha allargato la nozione di paesaggio, estendendolo da poche aree di elevato valore all’intero ambiente della vita quotidiana. Questo implica la necessità di nuovi strumenti conoscitivi che non separino la dimensione paesaggistica da quella più propriamente territoriale”.

La serie di incontri che si è conclusa oggi e che ha permesso a tutti i soggetti interessati al governo del territorio di scambiare opinioni e conoscenze, si era aperta lo scorso 5 novembre con un convegno con Fabrizio Barca e Silvia Viviani, è proseguita con le tre Giornate del Territorio per poi concludersi con tre Giornate Tematiche di approfondimento su temi specifici.

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