Da oltre 600 articoli contenuti in 20 leggi a 273 articoli in un solo testo con un solo regolamento attuativo. Con 24 voti favorevoli e 2 astenuti, l'Assemblea legislativa dell'Umbria ha approvato la scorsa settimana il Testo unico per il “Governo del territorio e materie collegate” predisposto dalla Giunta regionale. Un documento che punta ad ottimizzare i procedimenti edilizi e urbanistici, riducendo tempi e costi, favorendo anche l'applicazione di servizi telematici.
Distinzione dei ruoli e delle competenze
"E’ sicuramente uno degli atti più rilevanti della nostra legislatura anche perché va ad incidere profondamente su un settore fondamentale per lo sviluppo e l’economia della Regione- ha dichiarato la presidente Catiuscia Marini nel corso di una conferenza stampa che si è svolta il 12 gennaio nella sala giunta di Palazzo Donini a Perugia per illustrare il nuovo Testo, fra i cui obiettivi e i risultati attesi c’è anche una puntuale distinzione dei ruoli e delle competenze tra i vari Enti. Abbiamo voluto evitare la riproposizione della logica dei piani a cascata, ha proseguito la presidente Marini. Da oggi in poi la Regione si occuperà del Programma strategico territoriale con funzioni programmatiche e senza alcun intendimento prescrittivo e del Piano paesaggistico regionale, quale strumento unico di tutela, valorizzazione e corretto inserimento paesaggistico sul territorio delle opere dell’uomo. Le Province si occuperanno del Piano territoriale di coordinamento con funzioni di coordinamento della pianificazione locale; i Comuni del Piano regolatore generale, quale strumento che prenderà atto delle invarianze stabilite dai piani sovraordinati e dei piani di settore, con ampi poteri di disegnare, realizzare e riqualificare la città esistente e quella futura."
Meno consumo di suolo e più rigenerazione urbana
“Grazie al lavoro svolto in questi mesi, evidenzia l'assessore regionale all'urbanistica Fabio Paparelli, si è raggiunto un buon equilibrio tra delegificazione e semplificazione, perseguendo l’assetto ottimale del territorio, secondo i principi del contenimento del consumo di suolo, di riuso del patrimonio edilizio esistente e di rigenerazione urbana, valorizzazione del paesaggio, dei centri storici e dei beni culturali”
Rivisto il Durc
Novità ci sono anche riguardo al Durc, per cui è stata prevista l’eliminazione del pagamento degli oneri di urbanizzazione per chi avvia un’opera di riqualificazione di un immobile nei centri storici. Premialità ulteriori ci sono anche per chi mette in sicurezza sismica gli immobili.
Confermate le premialità del Piano Casa
Il Testo, conclude Paparelli, inoltre disciplina, in modo razionale e urbanisticamente meno impattante alcune delle innovazioni introdotte dal cosiddetto “Sblocca Italia“ quali i mutamenti di destinazione d’uso, le agevolazioni sugli oneri concessori per la riqualificazione urbana, il regolamento edilizio regionale (innovazioni peraltro già presenti nell’ordinamento regionale ben prima della norma nazionale), mentre ripropone e conferma alcune norme edilizie premiali introdotte a suo tempo in applicazione del cosiddetto “Piano casa”.