di Franco Metta
L’elenco dei settori produttivi, individuati con i codici Ateco e suddivisi sulla base di tre classi di priorità, che potranno avviare le vaccinazioni in azienda, è stato trasmesso alle Regioni. In settimana il documento (IN ALLEGATO) passerà all’esame della Conferenza Stato-Regioni.
Il criterio adottato è quello di tutelare chi è a maggior rischio di contagio da Sars-Cov-2. La platea potenziale sfiora in totale i 17,8 milioni di lavoratori, ma escludendo le categorie che sono già state vaccinate (come operatori sanitari e forze dell’ordine), il numero di coloro che potrebbero ricevere l’iniezione sul posto di lavoro scende a 12,3 milioni. Al momento poi sono già 732 i siti aziendali accreditati presso la struttura commissariale del generale Figliuolo.
Il documento ammette poi la possibilità di costituire dei poli vaccinali su base territoriale o per siti produttivi per favorire l’accesso anche a piccole imprese, e quindi accelerare ulteriormente la campagna vaccinale.
IN ALLEGATO: Documento tecnico operativo per l'avvio delle vaccinazioni anti-sars-cov2 nei luoghi di lavoro