Proseguiamo con la pubblicazione dei contributi tecnici presentati lo scorso 24 gennaio a Milano durante il convegno “Last Call: dalle parole ai fatti”, dedicato a opportunità e proposte per interventi di valorizzazione del patrimonio dei Comuni lombardi, nell’ambito della rigenerazione urbana della Regione.
Dopo il contributo di Ilaria Bertini, del Dipartimento Efficienza Energetica di Enea – dedicato a “Strategie e risorse per l’efficientamento energetico degli edifici” – pubblichiamo la presentazione dell’intervento di Marco Marcatili, Responsabile Sviluppo NOMISMA, intitolato “I vantaggi e le risorse per la valorizzazione del patrimonio edilizio pubblico.”
“Valorizzazione” è un termine dal significato molteplice, ma investito da un’attenzione sempre maggiore da parte delle amministrazioni pubbliche e dai cittadini: la rigenerazione urbana è interessata da una nuova “domanda sociale”, specialmente nei confronti degli interventi pubblici, che non deve essere delusa. Per esempio, l’invecchiamento della popolazione porta alla domanda di senior housing e strutture sanitarie; la crescita degli studenti iscritti porta alla domanda di studentati; la diffusione dello smart working porta alla domanda di spazi di co-working e incubatori, e così via.
Attualmente è disponibile un mix di strumenti (anche finanziari) che consentono la sostenibilità di buoni progetti di valorizzazione, che si possono applicare su un patrimonio residenziale privato con un fabbisogno che Nomisma stima in 250 miliardi di euro, di cui 60 miliardi per interventi urgenti. Per il patrimonio pubblico, invece, si parla di un valore di mercato potenziale di 100 miliardi.
L’importante è sempre tenere presente che valorizzare/rigenerare non significa soltanto parlare di costi e risparmi, ma è anche una questione di sviluppo e attrattività: non solo valore economico, insomma, ma anche valore sociale, ecosistemico, contestuale.
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