“Pur nella difficoltà a rappresentare dati certi, il numero di procedimenti di valutazione ambientale in Italia si può stimare intorno ai 600 procedimenti l’anno riferiti, per la maggior parte, a piani e programmi di livello locale di competenza regionale, provinciale o locale”.
È quanto emerge dal Rapporto 2015 sull’applicazione della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) che raccoglie ed esamina le procedure di VAS svolte nel 2014 a livello statale, regionale e locale.
Il Rapporto precisa che si tratta di una stima “in quanto il dato trasmesso da Regioni e Province autonome è parziale poiché alcune amministrazioni non hanno comunicato le informazioni richieste oppure hanno trasmesso dati incompleti”.
LIVELLO REGIONALE E LOCALE. A livello regionale/locale “la grandissima maggioranza dei procedimenti di VAS è relativa a Piani urbanistici di scala comunale o intercomunale. I dati del 2014 vedono i procedimenti relativi a questa tipologia di piano rappresentare l’84% del totale. 9% sono VAS relative a piani di settore, 4% relative a programmi o piani della programmazione comunitaria, 3% relative a piani territoriali di scala regionale o di area vasta”.
Negli anni precedenti “la ripartizione tra tipologie era similare, a parte il dato dei piani/programmi del quadro finanziario comunitario che, per effetto della tempistica comunitaria, si concentrano maggiormente nel 2014 (e ancor più nel 2015)”.
Sul dato non statale, osserva il Rapporto, “colpisce l’eterogeneità delle situazioni rappresentate nelle varie Regioni e Province autonome, che può spiegarsi anche con la parzialità del dato raccolto”.
PROCEDIMENTI DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A VAS. Per quanto riguarda i procedimenti di verifica di assoggettabilità a VAS in Italia, “il numero complessivo di procedimenti conclusi sembra assestarsi nel quadriennio di riferimento e si può stimare in poco più di un migliaio l’anno”. Anche per questo tipo di procedimenti “i dati relativi a Regioni e Province autonome sono approssimati per difetto, in quanto alcune Regioni/PA non hanno comunicato i dati oppure hanno trasmesso dati incompleti o parziali”.
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