Si è tenuto lo scorso 26 settembre a Roma il convegno “La valutazione del rischio bellico nei cantieri tra approccio ingegneristico e legislazione applicabile”, organizzato dal Consiglio Nazionale Ingegneri e da Geniodife. L’evento formativo ricade nell’ambito della collaborazione tra CNI e Geniodife, recentemente formalizzata con la firma di un protocollo di intesa, la cui importanza è stata sottolineata da Armando Zambrano (Presidente CNI) e dal Generale Massimo Scala (Direzione dei Lavori e del Demanio Segretariato Generale della Difesa) nel corso dei saluti che hanno preceduto i lavori.
Gli interventi sono stati moderati e coordinati da Gaetano Fede, Consigliere e Coordinatore GDL Sicurezza del CNI. Il Colonnello Ettore Motti (Segretariato Generale Difesa e DNA) si è soffermato sull’importanza della valutazione del rischio bellico nell’evoluzione della normativa in materia di ordigni bellici inesplosi (OBI), sottolineando l’importanza delle indagini atte a valutare il rischio bellico. Inoltre, ha illustrato il progetto SIBOE (Sistema Informativo Bonifica Ordigni Bellici Esplosivi). Michaela Suppa (Componente GTT Bonifica Ordigni Bellici CNI) ha illustrato quali sono i criteri per valutare i rischi da ritrovamento di OBI. Il Colonnello Maurizio Mascarino (C-IED Ministero della Difesa) ha affrontato il tema dell’innovazione tecnologica, con particolare riferimento agli apparati di ricerca. Un case study concreto è stato presentato da Rocco Luigi Sassone (Componente GDL Sicurezza CNI) che ha analizzato un esempio di valutazione dei rischio OBI all’interno di un cantiere di una grande opera. Elizabeth J.Shepherd (Responsabile Aerofototeca Nazionale) ha parlato delle banche dati e dei supporti aerofotografici a supporto dell’attività relativa agli OBI. Stefano Bargagnin (Componente GDL Sicurezza CNI), infine, ha illustrato le linee di indirizzo del Consiglio Nazionale Ingegneri in materia.