A distanza di più di tre anni dal Comunicato del Presidente del 24 novembre 2014 che riportava le prime valutazioni sulle varianti in corso d’opera trasmesse dalle Stazioni Appaltanti, l'Anac (Autorità nazionale anticorruzione) ha aggiornato l’analisi a suo tempo effettuata, in considerazione della maggiore significatività statistica del numero di varianti ad oggi comunicate all’Autorità.
I nuovi dati e l’analisi sono contenute nel Comunicato del Presidente del 1 marzo 2018.
Il numero delle varianti complessivamente registrate nella Banca Dati dell’Autorità alla data del 30 maggio 2017 risulta essere pari a n. 614. Tra queste il numero di varianti comunicate successivamente alla data del precedente Comunicato risulta essere pari a n. 386. Le varianti che superano il 10% dell’importo contrattuale risultano complessivamente n. 400 di cui solo n. 14 relative al periodo oggetto del comunicato anzidetto.
I dati riportati nel documento rappresentano un quadro di aggiornamento che mette in evidenza l’evoluzione dell’informazione di carattere statistico a suo tempo pubblicata. In particolare, è confermata la relazione esistente tra ribassi elevati di aggiudicazione e varianti. Inoltre, per gli appalti di importo elevato (superiore ai 20 milioni) l’incidenza dell’importo medio delle varianti è superiore rispetto all’analoga percentuale di varianti per tutti gli appalti (28% contro 19%). Ciò avvalora la previsione del Codice dei contratti circa l’esigenza della qualificazione delle stazioni appaltanti per le attività di progettazione ed esecuzione degli appalti.