La diffusione dei veicoli elettrici è in costante crescita. Nel 2015 ve ne erano 1000 in circolazione nelle strade di tuto il mondo e nel 2016 si è arrivati a superare quota 2000, con Cina, Usa e alcuni paesi europei in prima linea.
“Il progresso tecnologico, l’adozione di politiche di sostegno e la riduzione dei costi, soprattutto delle batterie, hanno svolto un ruolo fondamentale in questa crescita della mobilità elettrica- ha dichiarato Dolf Gielen, direttore del Centro di Innovazione e Tecnologia di IRENA- ma è necessaria la risoluzione di alcune problematiche senza la quale non sarà possibile una diffusione su larga scala.”
Le strategie per massimizzare i benefici della mobilità elettrica
Nel recente report sullo stato dei veicoli elettrici Irena suggerisce quattro strategie per massimizzarne i benefici. Queste vanno da una maggiore spinta produttiva dei veicoli a un miglioramento dei sistemi di ricarica, da una decarbonizzazione dell’economia in favore delle rinnovabili allo sviluppo di sistemi di integrazione alle reti elettriche.
"I consumatori percepiscono già i veicoli elettrici come un eccellente alternativa alla mobilità tradizionale e sicuramente tutti i nuovi modelli che verranno introdotti sul mercato quest’anno e il prossimo incrementeranno ancora di più questa convinzione- dichiara Francisco Boshell, analista di Irena- Ma per assistere a una crescita rapida delle vendite nell’arco dei prossimi 15 anni sono necessari dei grandi passi in avanti in termini di riduzione dei costi, miglioramento tecnologico e infrastrutture di ricarica.”
160 mln di veicoli elettrici al 2030
Secondo la roadmap redatta da Irena, The Renewable Route to Sustainable Transport, si stima che entro il 2030 potrebbero esserci 160 mln di veicoli elettrici in circolazione, pari al 10% del parco automobilistico totale. Il risultato potrebbe essere importante sia sul fronte della riduzione dell’inquinamento sia su quello di una spinta all’intero settore delle rinnovabili.
Servono le smart grid
La chiave di volta per Irena è quella di un sistema integrato dove i veicoli elettrici possano essere collegati alla rete, consentendo un ampliamento delle possibilità di gestione della domanda. Serve un infrastruttura di smart grid che permetta agli utenti di monitorare i propri consumi e gestirli in base ai costi dell’elettricità e ai carichi.
Alcuni paesi stanno già adottando diverse misure per aumentare il numero di stazioni di ricarica sul territorio. Nel 2016 a Pechino sono state installate oltre 8.000 stazioni di ricarica pubbliche e private che dovrebbero diventare 435mila entro il 2020. Sviluppare dei sistemi e dei meccanismo che consentano di comprendere come e quando ricaricare i veicoli, controllandone il carico sulla rete è una delle problematiche a cui tutt’ora non è stata data una risposta concreta ed efficienza. Soltanto le smart grid, secondo Irena, saranno in grado di supportare la distribuzione e gestione dei consumi elettrici, migliorando il funzionamento dei veicoli elettrici.