L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha disposto l’avvio, nei confronti di Enel, A2A e Acea (i principali operatori integrati nella distribuzione e vendita di energia elettrica in Italia) di altrettanti procedimenti istruttori volti a verificare la natura abusiva, in violazione dell’art. 102 TFUE, di possibili strategie finalizzate, anche nella prospettiva prevista dal DdL concorrenza di un definitivo superamento del servizio di maggior tutela a prezzi regolati, a spostare al mercato libero la propria base clienti servita in maggior tutela e costituita da famiglie e piccole e medie imprese.
“Le strategie dei tre operatori coinvolti – si legge in un comunicato dell'Antitrust - sembrerebbero tutte caratterizzarsi per il possibile sfruttamento commerciale delle informazioni relative all’anagrafica e ai dati di fatturazione dei clienti serviti in maggior tutela nonché di generali vanti reputazionali legati alla loro natura integrata nell’attività di distribuzione, allo scopo di alterare a danno dei venditori di energia elettrica non integrati le future dinamiche concorrenziali conseguenti alla completa liberalizzazione del mercato.
Tali condotte potrebbero qualificarsi come abusive in quanto si fonderebbero su vantaggi competitivi non replicabili perché nella disponibilità dei soli operatori coinvolti che sono soggetti integrati per previsione di legge. Al concessionario per la distribuzione di energia elettrica, infatti, è riconosciuta anche l’esclusiva legale per la gestione del servizio di maggior tutela nel territorio interessato dalla concessione stessa che, per Enel, coincide con larga parte del territorio nazionale, per A2A con l’area di Milano e per Acea con l’area di Roma.
Per accertare queste circostanze, nella giornata odierna, i funzionari dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, con l’ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza, hanno svolto accertamenti ispettivi presso le diverse sedi di alcune società del Gruppo Enel, del Gruppo A2A e del Gruppo Acea”.