Ammontano a 600 milioni le risorse del Programma Operativo del Fondo europeo di sviluppo regionale su cui la Regione del Veneto potrà spendere sino al 2023.
La cifra è stata confermata venerdì dall’assessore alla programmazione fondi UE e al turismo, Federico Caner, nella relazione introduttiva del cosiddetto “evento di lancio” del POR FESR 2014 – 2020, svoltosi a Venezia nel palazzo Grandi Stazioni, al quale hanno partecipato numerosi rappresentanti di Enti e associazioni che compongono il partenariato regionale, oltre a dirigenti e tecnici delle strutture interne alla Regione.
SEI ASSI. Il programma, definitivamente approvato con Decisione della Commissione europea il 17 agosto scorso, si compone di 6 assi: ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione (dotazione di 114 milioni di euro); agenda digitale (77 milioni); competitività dei sistemi produttivi (circa 170,7 milioni); sostenibilità energetica e qualità ambientale (92,5 milioni); rischio sismico e idraulico (45 milioni); sviluppo urbano sostenibile (77 milioni di euro).
Abbiamo concentrato le risorse in un numero ridotto di azioni – ha spiegato Caner – aggregandole sulle tre crescite indicate per Europa 2020: intelligente, sostenibile e inclusiva. In particolare, abbiamo assegnato priorità alla competitività dei sistemi produttivi e alle attività di innovazione e trasferimento tecnologico nelle imprese, gli assi 1 e 3 che insieme sommano il 50% delle dotazioni del POR. Ma particolare attenzione abbiamo attribuito anche agli aspetti della sostenibilità energetica e ambientale e alla sicurezza del territorio Veneto.
La vera scelta strategica del Veneto, ha sottolineato Caner, è quella di aver aumentato il peso del cofinanziamento regionale, “per ovviare ancora una volta – ha rimarcato amaramente l’assessore – ai tagli di trasferimenti da parte dello Stato”.
D’altro canto – ha evidenziato a sua volta il segretario generale della programmazione della Regione, Luca Felletti –, sono le uniche vere risorse per gli investimenti su cui possiamo fare affidamento nei prossimi anni. Quindi, non possiamo sbagliare.
+33% LE RISORSE DEL POR 2014-2020. Le risorse del POR 2014-2020, rispetto a quelle della programmazione 2007-2013, infatti, sono aumentate del 33%, passando da 448 a 600 milioni, cioè più 152 milioni di euro. Tale aumento, però, è avvenuto per circa due terzi a carico dell’Unione Europea (+ 94 milioni) e per più di un terzo a carico delle risorse regionali (+ 63 milioni).
Abbiamo già vinto una prima sfida – ha aggiunto l’assessore – avendo, non senza sacrifici di ogni struttura regionale che ha rinunciato a una parte delle proprie disponibilità, individuato per il prossimo bilancio 2016 le risorse finanziarie fondamentali per avviare il Programma. Per il prossimo anno servono 50 milioni per cofinanziare FESR, FEASR e FSE: ne erano disponibili solo 38 ma abbiamo di fatto già trovato gli altri 12 per poter essere al più presto pienamente operativi.
Inizieremo il confronto con il partenariato già a febbraio 2016 – ha concluso Caner – con la prima convocazione del comitato di sorveglianza, proseguendo in un percorso lungo il quale, ancor più di prima, ognuno deve sentirsi responsabilizzato. Consiglio, Giunta, struttura amministrativa regionale, partenariato e beneficiari: ogni soggetto è chiamato a un utilizzo attento, efficiente ed efficace di queste risorse.