Dopo aver acquisito il parere favorevole della competente Commissione del Consiglio regionale, la Giunta della Regione Veneto, su proposta della vicepresidente e assessore ai lavori pubblici, Elisa De Berti, ha definitivamente approvato la delibera di aggiornamento dell’elenco delle zone sismiche del Veneto e una nuova mappa delle stesse, rilevante ai fini dell’individuazione degli adempimenti amministrativi previsti dalla vigente normativa in materia, con particolare riguardo agli oneri di deposito e di verifica in capo agli Enti locali e agli uffici regionali.
In considerazione dell’impatto in termini organizzativi, l’entrata in vigore della nuova zonazione sismica del territorio veneto avverrà dopo 60 giorni dalla pubblicazione sul BUR del provvedimento, come richiesto dalla Commissione consiliare.
Secondo tale nuova zonazione amministrativa, il territorio viene suddiviso in 3 zone sismiche (prima erano 4), così suddivise per provincia:
Il territorio – spiega De Berti – sarà ora suddiviso in tre zone: nella prima sono stati inseriti 11 Comuni, alla seconda 247, alla terza 305. Questa suddivisione, è innanzi tutto indispensabile per organizzare adeguatamente la prevenzione del rischio sismico e per garantire una maggior sicurezza alla nostra popolazione. Ma è rilevante anche per gli aspetti amministrativi previsti dalla vigente normativa che disciplina l’attività edificatoria e per l’applicazione dei benefici derivanti dall’incentivazione fiscale finalizzata alla riduzione del rischio sismico delle costruzioni esistenti.
In riferimento a quest’ultimo aspetto, lo Stato, nel definire il regime di incentivazione fiscale per l’avvio su scala nazionale di una nuova politica di riduzione del rischio sismico, ha fatto ricorso proprio al concetto di “zona sismica”, innovando la disciplina delle detrazioni fiscali per gli interventi edilizi sul patrimonio esistente risalente al decreto-legge n. 63/2013, estendendo così il cosiddetto sismabonus anche alle zone sismiche 3, storicamente definite “a bassa sismicità”, confermato anche dal cosiddetto Decreto Rilancio. Pertanto l’intero territorio veneto potrà beneficiare di quanto previsto dalla normativa in termini di applicazione del sismabonus.