La città lagunare ha sempre dovuto fare i conti con i danni provocati dall’acqua salsa e dal moto ondoso che infliggono a edifici, ponti e piloni danni notevoli. Non è quindi un caso che il brevetto che potrebbe salvare Venezia (ma non solo questa città) sia stato presentato da un veneziano doc ed esperto sommozzatore, Roberto Padoan.
Si chiama 6th Element ed è una speciale resina-gel combinata con un elemento inerte, ecocompatibile e in grado di consolidarsi in maniera elastica direttamente a contatto con l’acqua in tempi ristretti, da 3 secondi fino a un massimo di 40 minuti per le applicazioni più importanti.
La caratteristica rivoluzionaria di questo materiale, che lo differenzia rispetto alle tecniche attualmente in uso a base di calcestruzzo, è che non sarà più necessario porre in asciutta i canali per intervenire sulle strutture, evitando così di creare disagi ai cittadini e turisti.
La resina, infatti, viene direttamente applicata da un sommozzatore tramite una speciale pistola - brevettata anch’essa da Padoan -, risparmiando tempo e garantendo un intervento mirato. Inoltre, per aumentare l’efficienza di questa tecnica è possibile eseguire preventivamente una tomografia elettrica per individuare con precisione i punti in cui intervenire.
Il brevetto, la cui ricerca ha impegnato Padoan per cinque anni, è stato presentato lo scorso mercoledì presso l’Hotel 'Savoia Jolanda' di Venezia, dove è in corso il primo intervento di impermeabilizzazione dei muri con il nuovo metodo.