“La manovra approvata dal Governo è molto deludente. Non solo, infatti, non contiene alcuna riduzione del gravoso carico di tassazione sugli immobili, ma opera una vera e propria decimazione del sistema di incentivi per gli interventi di riqualificazione e messa in sicurezza del nostro patrimonio edilizio. Un sistema, peraltro, unanimemente riconosciuto come indispensabile volano di crescita economica”.
Lo dichiara il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa.
“Il superbonus 110% è stato prorogato al 2023 solo per i lavori in ambito condominiale. Per le case singole, l’estensione è di soli 6 mesi e condizionata ad un parametro, l’Isee, di cui non si comprende l’attinenza con un incentivo fiscale e che comunque escluderà dalla misura la stragrande maggioranza dei potenziali utilizzatori. Cosa tanto più grave se si pensa all’urgenza di interventi, specie di miglioramento sismico, che si registra in molte aree interne del nostro Paese (la salvaguardia dei borghi interessa solo a parole, evidentemente).
Il bonus facciate del 90% viene di fatto eliminato, facendo morire sul nascere l’attività di riqualificazione delle città italiane che si era appena avviata, mentre il bonus mobili viene ridotto a meno di un terzo.
A tutto ciò si aggiunge il carico da undici dell’eliminazione – per tutti gli incentivi escluso quel che resta del superbonus – del meccanismo dello sconto in fattura e della cessione del credito, creato proprio per agevolare l’utilizzo delle detrazioni, specie da parte delle famiglie a basso reddito.
L’effetto di queste novità è facile da prevedere: in futuro meno cantieri e meno lavoro, oggi rischio paralisi per gli interventi programmati o già avviati”, conclude Spaziani Testa.
ANAEPA: “SENZA CESSIONE DEL CREDITO CALERÀ DOMANDA PER BONUS CASA”. “Penalizzare gli interventi superbonus sulle case unifamiliari ed eliminare sconto e cessione del credito per l’ecobonus al 65% e il recupero edilizio al 50%, rischia di azzoppare in corsa l’effetto anticiclico delle misure stesse”. È questo il commento del Presidente di Anaepa Confartigianato Edilizia, Stefano Crestini sulla bozza di manovra di bilancio. Saranno soprattutto le piccole imprese a soffrire del depotenziamento dello strumento, lasciando nuovamente nell’incertezza aziende, tecnici e privati cittadini che avevano iniziato a pianificare i lavori dopo un lungo periodo passato a risolvere le complicazioni burocratiche. Positiva, invece, la valutazione sulla stabilizzazione, fino al 2024, di ecobonus e sismabonus, anche se l’eliminazione della cessione del credito rallenterà in maniera consistente la domanda.
“Ci preoccupa – continua Crestini – che, proprio quando il settore dell’edilizia comincia a rivedere la luce dopo il lungo tunnel che arriva dalla crisi del 2008, vengano depotenziate le misure dimostratesi più utili per consolidare la ripresa delle attività produttive e dell’occupazione, in particolare delle piccole imprese, oltre alla riqualificazione del patrimonio edilizio in un’ottica di transizione green”.
Con la bozza di disegno di legge di Bilancio per l’anno finanziario 2022, approvata ieri in Consiglio dei Ministri, ha preso forma il complesso quadro delle proroghe delle detrazioni edilizie fortemente attese da imprese e contribuenti: estensione fino al 2024 per ecobonus, bonus ristrutturazioni, riduzione del bonus facciate, Superbonus per i condomìni fino al 2025, ma con aliquote decrescenti. Uno scenario quindi che, nonostante alcuni aspetti positivi, presenta rilevanti criticità sulle quali ANAEPA interverrà, di concerto con la Confederazione, nel corso dell’iter parlamentare.
Nel dettaglio, si legge nel comunicato del Governo, gli incentivi per le ristrutturazioni al 50% e per l’ecobonus al 65% e le relative maggiorazioni sono prorogati fino al 2024 alle medesime aliquote. Il superbonus 110% è esteso al 2023 per i condomini e gli IACP, con riduzione al 70% nel 2024 ed al 65% nel 2025. Per le altre abitazioni, la super detrazione al 110% è prolungata per il secondo semestre del 2022 per le abitazioni principali di persone fisiche con la previsione di un tetto Isee. Il bonus facciate, infine, è confermato anche nel 2023 con una percentuale agevolata pari al 60%.