Gli alberi, le foreste, le foreste urbane sono considerate il nostro primo alleato nella lotta ai cambiamenti climatici perché costituiscono un naturale catturatore e accumulatore di CO2, ritenuto a livello scientifico tra i principali gas climalteranti. Inoltre, la disponibilità di aree verdi incide sulla qualità della vita negli ambienti urbani. Non è quindi soltanto un discorso legato al loro valore paesaggistico, estetico e come luogo di ritrovo e socializzazione.
Basti pensare alla capacità che possiede il verde di mitigare gli effetti negativi del traffico veicolare e del consumo di suolo, che favoriscono per esempio l’innalzamento delle temperature, rendendo gli ambienti urbani certamente più vivibili. Per questa ragione con frequenza annuale l’Istat rileva la presenza di verde nei capoluoghi del paese, acquisendo i dati, laddove disponibili, dal catasto delle alberature dei capoluoghi di provincia e di città metropolitane.
Secondo la più recente indagine dell’Istituto in Italia ci sono 16,9 alberi ogni 100 abitanti in media nei capoluoghi di provincia e di metropolitane nel 2021. Tra queste quelle con la maggiore incidenza sono situate del Nord-est del Paese, segnano una media di 28,4 alberi ogni 100 abitanti, che è però la zona maggiormente esposta all’inquinamento. Subito dopo il Nord-ovest con una media di 23,4 alberi per 100 abitanti.
La città che vanta più alberi in rapporto al numero di abitanti è Modena, 115 alberi ogni 100 abitanti, seguita Reggio Emilia con 52 ogni 100 abitanti.
Un altro indicatore per valutare la disponibilità di aree verdi è l’incidenza a livello di estensione, ovvero superficie. Anche sotto questo punto di vista i valori più elevati si registrano nel nord con il 5,3% del territorio mediamente ricoperto da alberi. Percentuale che si abbassa sensibilmente scendendo verso il centro (2,5%) e poi al sud (1,5%). I rapporti non cambiano se si prende in esame la disponibilità di superficie arborea per abitante: al nord si sfiorano i 42 metri quadri (con un record pari a 63,2 nel nord-est), al centro 27,4 mq e al sud 23,8 mq.
In rapporto all’estensione del territorio comunale e al numero di residenti cambia invece la città che primeggia nella classifica: è Trieste con oltre 60 mq di verde per abitante, seguita da seguita da Venezia (43,6 mq) e Reggio di Calabria (37).
La rilevazione Istat mette in luce però anche i trend in atto con il confronto con i rapporti precedenti. A tal proposito Milano spicca come il comune dove la densità di verde urbano è maggiormente aumentata tra il 2011 e il 2021: + 1,8 punti percentuali (passando da 12% a 13,8%). Ed è l’unico comune capoluogo in cui l’aumento ha superato il punto percentuale.