Dopo vent’anni di onorato servizio, le etichette che indicano i consumi di elettrodomestici e TV passano alla versione 2.0 e aggiungono alla loro funzione tradizionale quella di essere una sorta di ponte verso un universo digitale che contiene informazioni impossibili da stipare in un pezzetto di carta.
A delineare questo quadro dei cambiamenti è Dario Tamburrano, relatore e parte del gruppo EFDD (Europe of Freedom and Direct Democracy Group)
Le nuove etichette - spiega Tamburrano - potranno contenere un QR code o un link che permetterà ai cittadini di accedere a un archivio online. La creazione di un database dettagliato e di strumenti digitali, come ad esempio app per smartphone, permetteranno ai consumatori di fare paragoni immediati tra i prodotti presenti sul mercato. Diventerà così possibile nell’UE lo sviluppo di applicazioni per smartphone analoghe a quelle già in uso ad esempio in Australia, che consentono agli acquirenti di fare confronti immediati fra i diversi modelli e di scegliere quello che offre il maggiore risparmio rispetto alle abitudini personali di impiego.I fabbricanti avranno inoltre la facoltà di inserire sulle etichette relative all’efficienza energetica il simbolino che indica la capacità dell’apparecchiatura di essere “smart”, cioè di essere programmata (su consenso dell’utente) per mettersi in funzione quando l’energia elettrica costa meno o è disponibile in maggiore quantità.
Da A a G. L’etichetta di carta rappresenterà l’efficienza energetica tramite una scala univoca rappresentata dalle lettere dalla A alla G e dai colori dal verde al rosso. Attualmente esistono fino a 9 scale diverse: per alcuni prodotti il range va da A+++ a D, in altri da A a G, in altri ancora da A++ a E… Fra un’apparecchiatura di classe A ed un’apparecchiatura di classe A+++ vi può essere la stessa differenza che passa fra un’apparecchiatura di classe D e un’apparecchiatura di classe A.
ENTRO IL 2019. Le nuove etichette saranno applicate innanzitutto ai prodotti che ora hanno il maggiore affollamento di “+”, come frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, televisori, lampadine. Entro il 2019 dovrebbero cominciare ad arrivare nei negozi. A seguire toccherà man mano agli altri prodotti.
L’accordo informale ora dovrà essere confermato dai 28 Stati UE e successivamente dall’assemblea plenaria del Parlamento Europeo. Il nuovo regolamento sulle etichette relative all’efficienza delle apparecchiature che consumano energia entrerà direttamente in vigore in tutti gli Stati UE, senza bisogno di essere trasposto nelle legislazioni nazionali: il Parlamento Europeo avrà il controllo delle fasi di attuazione.
RISPARMI. Le etichette relative all’efficienza energetica e l’ecodesign, ossia all’introduzione progressiva di criteri più stringenti di produzione, consentono un risparmio energetico stimato dalla Commissione europea in 175 Mtep all’anno (si tratta di 175 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio) entro il 2020: all’incirca la quantità di energia consumata in un anno dall’Italia.