Su proposta del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare Gian Luca Galletti, ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato la Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile, frutto di un lungo processo di consultazione e di lavoro condiviso con le amministrazioni centrali, le Regioni, la società civile, il mondo della ricerca e della conoscenza.
Il documento intende offrire un quadro di riferimento comune al Paese su una visione di sviluppo orientata alla sostenibilità. Individua per questo cinque aree di intervento: Persone, Pianeta, Prosperità, Pace, Partnership.
La Strategia prende le mosse dall’aggiornamento della precedente “Strategia d’azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia 2002-2010", ma ne amplia la prospettiva, facendo proprio il messaggio e i contenuti dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, adottata nel 2015 alle Nazioni Unite a livello di Capi di Stato e di Governo, in linea con l’Accordo raggiunto nel 2015 in occasione della “Conferenza delle Parti” di Parigi sul contrasto ai cambiamenti climatici.
L’approvazione della Strategia rappresenta il primo passo per declinare e calibrare gli obiettivi dell’Agenda 2030 nell’ambito della propria programmazione economica, sociale e ambientale. A questa approvazione seguirà una seconda fase, coordinata dalla Presidenza del Consiglio, per la definizione e quantificazione degli obiettivi da associare agli obiettivi di sviluppo sostenibile che la Strategia stabilisce, nonché l’individuazione di metodi condivisi per il loro monitoraggio e per la valutazione del contributo delle politiche attuali e future al loro raggiungimento.
“La Strategia nazionale per lo Sviluppo Sostenibile approvata oggi in Consiglio dei Ministri è il documento attorno al quale edificare l’Italia dei prossimi decenni: non un libro dei sogni, ma l’indirizzo preciso fornito da istituzioni e società civile per raggiungere gli obiettivi dell’Onu e onorare l’Accordo di Parigi sul Clima. Spero che la politica trovi il tempo e la responsabilità di confrontarsi su questi temi in campagna elettorale”, dichiara il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, al termine del Cdm.
“Le cinque ‘P’ su cui è strutturata questa Strategia e rispetto alle quali ora verranno individuati target e conseguenti azioni di monitoraggio - spiega il ministro – richiamano alla profonda interrelazione tra dinamiche economiche, crescita sociale e qualità ambientale. Il documento fissa tra i perni dello sviluppo futuro la centralità della persona con il contrasto a povertà ed esclusione, come anche la salute del Pianeta che passa dalla tutela delle risorse naturali, a partire dal territorio e dall’acqua. E ancora - prosegue - la Strategia promuove una prosperità che sia garantita da nuovi modelli sostenibili orientati a efficienza e innovazione, la ricerca della pace eliminando le diseguaglianze che pesano sulle nostre società e infine la partnership necessaria a raggiungere ogni grande risultato”.
“E’ chiarissima – aggiunge Galletti – la linea di coerenza con ciò che abbiamo chiesto tutti insieme firmando l’Accordo di Parigi sul contrasto ai cambiamenti climatici, sotto la spinta morale dell’Enciclica di Papa Francesco e l’impegno delle Nazioni Unite: un nuovo modello di crescita in cui l’ambiente sia riferimento delle scelte economiche e chiave del cambiamento sociale. Di questo processo – conclude il ministro – Italia ed Europa sono protagoniste”.