“È grande la soddisfazione per l’approvazione al Senato del dl clima. È il primo pilastro del green new deal. Il dibattito parlamentare lo ha arricchito e migliorato. E ora velocemente alla Camera per approvare la prima legge del governo sul clima. Ringrazio tutte le forze della maggioranza per aver lavorato costruttivamente e insieme al testo e averlo significativamente implementato”.
Cosi il ministro dell’Ambiente Sergio Costa sul voto positivo del Senato, con modifiche, al dl clima - ddl n. 1547, “Conversione in legge del decreto-legge 14 ottobre 2019, n. 111, recante misure urgenti per il rispetto degli obblighi previsti dalla direttiva 2008/50/CE sulla qualità dell'aria e proroga del termine di cui all'articolo 48, commi 11 e 13, del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229”. Il testo passa alla Camera.
L'articolo 1, modificato in sede referente, reca misure urgenti per la definizione di una politica strategica nazionale per il contrasto ai cambiamenti climatici e il miglioramento della qualità dell'aria. Esso disciplina l'approvazione del programma strategico nazionale, delineandone i contenuti e definendo l'obbligo delle amministrazioni pubbliche di conformarsi agli obiettivi fissati, e istituisce un tavolo permanente di monitoraggio. L'articolo 2 reca misure per incentivare la mobilità sostenibile nelle aree metropolitane e istituisce un fondo con una dotazione finanziaria complessiva di 255 milioni di euro. L'articolo 3 reca disposizioni per la promozione del trasporto scolastico sostenibile; autorizza la spesa di 20 milioni di euro (10 milioni per ciascuno degli anni 2020 e 2021) per il finanziamento di progetti sperimentali per la realizzazione o l'implementazione del servizio di trasporto scolastico con mezzi di trasporto ibridi o elettrici. L'articolo 4 reca disposizioni in materia di azioni per la riforestazione. Si prevede il finanziamento di un programma sperimentale per la riforestazione delle città metropolitane per un importo di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021. L'articolo 5, disciplina nell'ambito delle procedure d'infrazione in materia ambientale, la nomina e le attività dei Commissari unici per la realizzazione degli interventi in materia di discariche abusive e di acque reflue. L'articolo 6 reca disposizioni in materia di pubblicità dei dati ambientali. L'articolo 7 riconosce, in via sperimentale, un contributo a fondo perduto a favore di esercenti commerciali di vicinato o di media struttura per incentivare la vendita di detergenti o prodotti alimentari, sfusi o alla spina; il contributo economico è pari alla spesa sostenuta per attrezzare gli spazi dedicati a tale tipo di vendita al consumatore finale ed è attribuito, nell'ordine di presentazione delle domande, a copertura della spesa sostenuta e comunque nella misura massima di 5.000 euro, a condizione che il contenitore offerto dall'esercente non sia un contenitore monouso. L'articolo 8 prevede infine il differimento dal 15 ottobre 2019 (corrispondente alla data di entrata in vigore del decreto-legge in esame) al 15 gennaio 2020 di termini di pagamento sospesi in seguito ai medesimi eventi sismici. L'articolo 8-bis reca una clausola di salvaguardia per le Regioni speciali e le province autonome di Trento e Bolzano.
LE MODIFICHE. Sono stati approvati emendamenti della Commissione che introducono il coordinamento con il piano nazionale integrato per l'energia e il clima, istituiscono il tavolo permanente sull'emergenza climatica, introducono il coordinamento delle politiche pubbliche per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile e le campagne di informazione ambientale nelle scuole, il fondo per il rimboschimento e la tutela idrogeologica delle aree interne. Approvati anche emendamenti del Governo per la qualità dell'aria nelle aree protette nazionali, il Programma Italia verde, il Programma sperimentale mangiaplastica, il programma sperimentale Caschi verdi per l'ambiente.
Questa mattina sono stati approvati gli emendamenti della Commissione 6.1 (testo 2), 6.2 (testo 2), 6.5, 6.7, 7.10 (testo 2), 7.13, 7.15 8testo 2), 7.16 e 8.0.10 che reca la clausola di salvaguardia per le autonomie speciali.
Nelle dichiarazioni di voto favorevoli, la sen. Unterberger (Aut) ha sostenuto che la leva fiscale deve essere solo l'ultimo tassello del percorso di riconversione ecologica, che non deve intaccare l'occupazione. Ha sollecitato un piano multilivello che premi le imprese impegnate nel riciclo, richiamando il bonus verde per il fotovoltaico, il bonus per le imprese turistiche e per i pneumatici. La sen. De Petris (Misto-LeU) ha annunciato un convinto voto favorevole, ponendo l'accento sul piano strategico nazionale per contrastare i cambiamenti climatici e ricordando che il green new deal è la missione di questo Governo: promuovere un nuovo orientamento della produzione e dei consumi può costituire un'opportunità per il Paese. Il sen. Comincini (IV-PSI) ha posto l'accento sul superamento delle procedure di infrazione e sulla campagna per la sensibilizzazione e formazione ambientale nelle scuole. Le sen. Messina (PD) e Moronese (M5S) hanno richiamato gli sconvolgimenti climatici in atto e ricordato che il decreto è solo un primo tassello di un progetto più ampio che prevede il piano energia e clima e le misure green new deal della legge di stabilità e del collegato.
Hanno annunciato voto contrario il sen. Maffoni (FdI) secondo cui il provvedimento non stanzia fondi e reca misure approssimative; il Governo è privo di un reale progetto ambientale e utilizza la leva fiscale per fare cassa. Il sen. Arrigoni (L-SP) ha posto l'accento sugli aspetti contraddittori e propagandistici del decreto, che detta misure inapplicabili sulle plastiche, non prevede incentivi per i veicoli alimentati da energie rinnovabili, ignora i cardini dell'economia circolare e penalizza le imprese più impegnate sul versante dello sviluppo sostenibile. Anche la sen. Gallone (FI) ritiene che il provvedimento contenga misure spot, parziali, inefficaci, ed eluda i nodi dell'utilizzo della plastica e del funzionamento dei termovalorizzatori, ma ha espresso l'auspicio che le proposte del Gruppo FI siano riconsiderate in sede di bilancio. (fonte: Senato)