Fisco

Via libera del Consiglio dei Ministri alla legge delega su Codice dei contratti e lavoro

Di Maio: “Il Governo si fa dare una delega e poi taglia tutto quello che non serve delle norme del codice degli appalti”

mercoledì 12 dicembre 2018 - Redazione Build News

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“Il Consiglio dei ministri ha approvato una legge delega sula revisione del codice degli appalti, la semplificazione del processo civile e del codice del lavoro". Lo ha annunciato stamane in una diretta video su Facebook il vice premier Luigi Di Maio.

Di Maio ha spiegato che il nuovo codice dei contratti "sta bloccando gli investimenti, dobbiamo eliminare un terzo delle norme, il Governo si fa dare una delega e poi taglia tutto quello che non serve delle norme del codice degli appalti. I processi civili sono troppo lunghi, revisioneremo il processo civile cosi' quando le imprese avranno dei contenziosi potranno avere una sentenza in poco tempo".

Il provvedimento, ha sottolineato Di Maio, "abolisce il Sistri, che in realtà non ha mai tracciato i rifiuti ma ha solo reso la vita un inferno a tante imprese. Viene anche abolito il registro unico del lavoro, un adempimento telematico che avrebbe creato solo problemi a imprenditori e professionisti".

Il vice premier ha aggiunto che "abbiamo approvato una delega che creerà il codice unico del lavoro" e consentirà di eliminare "oltre 300 leggi inutili".

Inoltre, il Consiglio dei ministri “ha anche approvato il decreto che come primo articolo ha la 'legge Bramini', per gli imprenditori che aspettano soldi dallo Stato e lo Stato non li paga". Gli imprenditori "avranno agevolazioni dallo Stato, e se sono in ritardo con i pagamenti il Fondo di garanzia dello Stato garnatirà i pagamenti, per non far saltare i conti dell'azienda".

Oltre a ciò, ha concluso Di Maio, "in fase di conversione all'articolo 3 di questo decreto entreranno tante altre norme di semplificazione. Abbiamo avviato un tavolo con le imprese, ci saranno tavoli tecnici al Mise, per cancellare un'altra serie di adempimenti inutili che servivano solo a dare la ragione di esistere a tanti enti inutili".

ANCE: DL SEMPLIFICAZIONI DELUDENTE. “Attendiamo di vedere il testo definitivo del decreto legge sulle semplificazioni approvato poco fa dal Consiglio dei Ministri”, dichiara il Presidente Ance, Gabriele Buia, “ma se sarà confermato l’impianto finora emerso significherà che il Governo ha deciso di non adottare alcuna misura efficace per rilanciare l’economia a cominciare dallo snellimento delle procedure di spesa necessarie per sbloccare le opere pubbliche e mettere in sicurezza il Paese”. Questo vuol dire che “gli obiettivi fissati dalla legge di bilancio, che si basa sulla previsione di un cospicuo aumento degli investimenti pubblici, non potranno essere confermati”.

E’ netto il giudizio del Presidente Ance sull’inefficacia dei provvedimenti di semplificazione amministrativa approvati oggi dal Governo. “Ci aspettavamo un segnale importante per far ripartire il Paese, che invece ancora una volta viene rimandato a data da destinarsi”, spiega Buia. “ Non è così che possiamo convincere l’Europa, ma soprattutto non è così che possiamo far fronte alle necessità di un Paese che ha un gap infrastrutturale di 84 miliardi e che necessita di immediati interventi di messa in sicurezza e manutenzione del territorio”.

Da mesi, infatti, l’Ance chiede di approvare un pacchetto di norme sbloccacantieri con lo snellimento delle procedure di spesa e alcune modifiche urgenti al Codice appalti. “Si tratta di provvedimenti indispensabili che non possono più attendere e sui quali non sono ammissibili ripensamenti da parte del Governo”, che aveva anche annunciato misure a sostegno delle imprese in difficoltà: “non c’è nulla di tutto questo per ora nel decreto” aggiunge Buia. “Attendiamo ora risposte dal Vice Premier Salvini e dal Vice Premier Di Maio che negli incontri di questi giorni avevano assicurato il loro personale impegno per la crescita del settore necessario per la ripresa dell’economia nazionale”, conclude il Presidente Ance.

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