Parte la collaborazione tra l'Inps e l'Autorità anticorruzione (Anac) per la vigilanza nel settore degli appalti pubblici di servizi.
Il Protocollo d'azione siglato ieri dal presidente dell’Inps, Tito Boeri, e dal presidente dell’Anac, Raffaele Cantone, prevede lo svolgimento di un’attività di vigilanza collaborativa preventiva finalizzata a verificare la conformità alla normativa di settore degli atti di gara, all’individuazione di clausole e condizioni idonee a prevenire tentativi di infiltrazione criminale e al monitoraggio dello svolgimento della procedura di gara e dell’esecuzione dell’appalto.
FOCUS SUGLI APPALTI DI SERVIZI. Tale attività riguarda il settore dei contratti pubblici di servizi e avrà come oggetto i seguenti procedimenti, che saranno attivati nel corso del 2015:
- servizi di sviluppo, reingegnerizzazione e manutenzione del software applicativo dell’Inps;
- servizi inerenti le componenti infrastrutturali di hardware e software – sistemi e reti – in ordine all’acquisizione e alla manutenzione;
- servizi di Contact center multicanale;
- servizi di gestione degli archivi.
L’Inps, inoltre, in presenza di ricorrenti indici di elevato rischio corruttivo, può promuovere – anche al di fuori delle casistiche individuate nel Protocollo – una verifica preventiva di documentazione e atti di gara o eventuali fasi della procedura di gara o dell’esecuzione dell’appalto, richiedendo l’intervento diretto, anche ispettivo, dell’Anac.
Il Protocollo avrà una durata di tre anni e potrà essere rinnovato per altri tre nel caso in cui le parti lo ritengano necessario. Inps e Anac verificheranno ogni sei mesi l’efficacia delle attività poste in essere, anche al fine di provvedere all’aggiornamento o all’adeguamento dei procedimenti oggetto della collaborazione.
NESSUNA INGERENZA DA PARTE DELL'ANAC. Le attività svolte dall’Autorità anticorruzione nell’ambito dell’attività disciplinata dal Protocollo non costituiscono né determinano ingerenza nella fase decisoria, che rimane prerogativa esclusiva dell’Inps, né in alcun modo ne possono limitare la responsabilità in merito. Restano, pertanto, fermi i poteri di vigilanza, di segnalazione e sanzionatori istituzionalmente attribuiti all’Anac.