Il mondo della normazione e quello della ricerca e innovazione sono sempre più connessi tra loro. Una sinergia che con il tempo si sta rinforzando e trova la perfetta sintesi nella condivisione di temi comuni come quello dell’economia circolare.
È in questa ottica che si inserisce il progetto CircThread (https://circthread.com/) che, proprio in questi giorni (22 e 23 novembre) vedrà svolgersi presso la sede di UNI la General Assembly di progetto con la partecipazione di tutto il consorzio. CircThread è un progetto di ricerca e innovazione (finanziato dalla Commissione Europea attraverso il programma Horizon 2020) il cui scopo – semplificando – risponde a queste domande: quando acquistate un elettrodomestico o un qualsiasi apparecchio cablato, sapete chi lo ha prodotto? Sapete quanto durerà la vostra caldaia? Il vostro pannello solare può essere riparato? Le parti della vostra lavatrice possono essere riciclate o riutilizzate?
CircThread ritiene che queste informazioni siano utilissime per il cliente/cittadino, infatti il progetto propone una piattaforma digitale per raccogliere tutte le informazioni critiche sugli elettrodomestici e prolungare la durata della loro vita. L'obiettivo principale del progetto è sbloccare l'accesso ai dati che al momento si presentano in modo isolato e di valorizzarli come informazioni decisionali per gli attori all'interno e all'esterno del ciclo di vita del prodotto, con particolare attenzione agli elettrodomestici.
La metodologia del "filo circolare digitale" (da cui il nome del progetto: Circ, da circolare e Thread da filo digitale) fornisce uno scenario per facilitare gli scambi di flussi informativi lungo la catena del ciclo di vita dei prodotti, dei componenti, dei loro materiali, delle sostanze chimiche, delle relative informazioni sulla circolarità, sull'ambiente e sugli aspetti sociali ed economici.
Questo al fine di collegare i dati tra la catena dei prodotti, la catena del valore e le catene del ciclo di vita, per creare un “passaporto” di informazioni di prodotto che consenta lo scambio delle stesse attraverso flussi regolati da standard di gestione sicuri e affidabili. La piattaforma di dati sarà implementata in Italia, Slovenia e Spagna. Lo scambio di informazioni sarà applicato all'intero ciclo di vita degli elettrodomestici (comprese lavatrici e lavastoviglie) e dei sistemi energetici domestici (come caldaie, pannelli solari...) al fine di testare 7 casi d'uso della circolarità e i modelli di business associati.
UNI - coordinatore del pacchetto di lavoro sulla standardizzazione - in occasione della General Assembly presenta lo Standardization Toolkit che aiuterà l'utente a identificare standard e regolamenti collegati ai principi dell'economia circolare, con l'obiettivo di guidare produttori e consumatori nella scelta delle migliori pratiche da applicare durante l'intero ciclo di vita del prodotto per:
- allungare l’estensione della vita dei prodotti grazie a una migliore comprensione dei guasti e delle esigenze di manutenzione,
- migliorare la comprensione della qualità dei prodotti a fine vita per il riacquisto dei pezzi di ricambio a sostegno del diritto alla riparazione,
- migliorare la valutazione dei percorsi di circolarità da parte delle aziende di gestione dei rifiuti e di riciclaggio, grazie a dati più precisi sulla composizione dei prodotti,
- migliorare la tracciabilità dei materiali e delle sostanze chimiche di prodotti e componenti per prodotti più sicuri e l'identificazione dei cicli delle materie prime critiche,
- rendere più responsabili le decisioni dei cittadini e aumentare il ruolo delle loro organizzazioni, grazie all’accesso diretto alle informazioni sulle prestazioni dei prodotti.
La normazione favorisce l'innovazione perché definisce il quadro di riferimento all'interno del quale si sviluppano i nuovi prodotti e mercati, diffondendo conoscenza e trasferendo tecnologia, in una rete di rapporti tra le imprese e la ricerca – afferma Giuseppe Rossi, Presidente UNI. Lo riportavano le Conclusioni del Consiglio UE su normazione e innovazione del 2008 e lo ha recentemente ribadito la Strategia europea per la normazione, affermando che la leadership europea nella normazione dipende dalla capacità di innovazione dell’ecosistema industriale (e viceversa). Partecipare ai bandi europei coinvolgendo ricercatori e innovatori e usare bene i fondi che li finanziano è necessario per fare progetti di innovazione da tramutare in pre-normazione e quindi in norme che aiutino le imprese e rispondano ai nuovi bisogni.
La standardizzazione in CircThread gioca un ruolo molto importante, da un lato perché agisce come volano tra mondo della ricerca e innovazione e il mercato, per trasferire a quest’ultimo i risultati della ricerca attraverso la promozione di nuovi standard, dall’altro lato perché, proprio per questo suo particolare ruolo, la standardizzazione è oggetto di attenzione da parte della Commissione Europea. Per questo motivo CircThread uno dei progetti attenzionati dalla Commissione Europea per la redazione dello “Scoping study for supporting the development of a code of practice for researchers on standardisation”, uno studio che mira a identificare gli esempi di buone pratiche destinate ai ricercatori che si occupano di standard e standardizzazione nei progetti di ricerca finanziati da Horizon 2020.