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Wienerberger sul tetto dello SkyWay Monte Bianco

Le soluzioni rettificate di Wienerberger nella realizzazione della nuova funivia SkyWay Monte Bianco

giovedì 15 settembre 2016 - Redazione Build News

SkyWay

La nuova funivia SkyWay Monte Bianco, inaugurata nel maggio 2015, è un gioiello di tecnologia e un’imponente opera di ingegneria che permette ai turisti di godere di un panorama mozzafiato. Tra le funivie più rapide al mondo, la SkyWay raggiunge i 3.466 metri di quota in modo veloce e sicuro. Ispirata ai cristalli di ghiaccio e ai riflessi della neve, l’opera architettonica firmata dallo Studio Progetti Cillara Rossi di Genova è già stata definita da molti l’ottava meraviglia del mondo.

TECNOLOGIA WIENERBERGER AD ALTA QUOTA. Essendo un impianto altamente sostenibile, durante la sua progettazione, è stata posta particolare attenzione non solo alle difficili condizioni climatiche a cui la struttura è quotidianamente sottoposta, ma anche all’impatto ambientale dell’impianto, sia da un punto di vista paesaggistico sia da quello della sostenibilità energetica. Per resistere al comportamento degli agenti naturali e limitare al minimo le dispersioni termiche e di consumo energetico, sono stati utilizzati materiali ad alto isolamento, ampie superficie fotovoltaiche e sistemi di riscaldamento con pompe di calore.


Altro elemento fondamentale che ha caratterizzato la realizzazione della funivia è la particolarità stessa del cantiere che ha visto le maestranze lavorare fino a 3.466 metri di quota. Una condizione vincolante che ha portato i progettisti a scegliere le soluzioni in laterizio Wienerberger: Porotherm BIO PLAN 30-25/24,9, Porotherm BIO PLAN 20-50/19,9 e. Le tre soluzioni sono state utilizzate per la realizzazione delle murature interne, soprattutto della stazione intermedia Pavillion du Mont Fréty, innanzitutto per i loro spessori ridotti, che hanno fatto sì che potessero essere trasportate anche ad alta quota. In aggiunta alla facilità di trasporto in cantiere, le soluzioni si caratterizzano anche per la loro facilità di posa, determinata dalla combinazione della tecnologia della rettifica con quella dei setti sottili: grazie alla rettifica è infatti possibile realizzare giunti di malta di appena 1 mm, andando a eliminare completamente il ponte termico della malta e incrementando le performance energetiche, mentre i setti sottili permettono di aumentare le file dei fori e la percentuale di foratura, migliorando così le prestazioni energetiche rispetto a un normale laterizio. La tecnica della rettifica inoltre permette di ridurre i tempi di posa fino al 50% grazie al perfetto incastro dei blocchi con notevoli vantaggi per il completamento dell’opera.


Oltre che per queste caratteristiche per la fase di posa in opera, le tramezze rettificate sono state scelte in sede progettuale per le loro proprietà di traspirabilità e resistenza meccanica al fuoco, con valori pari a 180 REI, nel caso di Porotherm BIO PLAN 30-25/24,9, e 120 EI nel caso di Porotherm BIO PLAN 20-50/19,9 e di Porotherm BIO PLAN 12-50/19,9.

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