Il Premio, ideato e promosso dall'Università degli Studi di Ferrara attraverso il Dipartimento di Architettura e dall’azienda Fassa Bortolo, giunge alla sua undicesima edizione con una spinta evolutiva del termine “Sostenibilità” verso il 2020. Il Premio, infatti, da ormai undici anni incentiva e promuove progetti di architettura che sappiano rispettare e coesistere con l’ambiente circostante, per una visione del costruire sostenibile nel mondo.
Proprio grazie al successo delle diverse edizioni passate, il Premio è stato suddiviso in due momenti temporali diversi, che si alternano con cadenza biennale: una Sezione che riguarda “Tesi di Laurea, Master e Dottorato” sviluppate nel territorio italiano, che ha avuto la sua prima edizione nel 2014 e che si ripeterà nel 2016, e una Sezione delle “Opere realizzate”, come quella di quest’anno, che vede la partecipazione di Studi di Architettura e Ingegneria di tutto il mondo, e che si ripeterà nel 2017.
GIURIA. La Giuria è stata presieduta da Thomas Herzog e composta da MuckPetzet (Mendrisio, Svizzera), Philippe Samyn (Bruxelles, Belgio), Luca Emanueli e Gianluca Frediani (Università di Ferrara). Anche per questa edizione tutti i membri valutatori, come tradizione, sono stati eletti con background culturali differenti, proprio per garantire la massima varietà di esperienze possibile ai fini di una scelta equa.
PROGETTI VINCITORI. I progetti vincitori di questa edizione, proprio nell’ambito dell’evoluzione del termine “Sostenibilità”, sono stati capaci di “integrarsi in maniera adeguata alle condizioni del contesto, fornendo risposte ottimali alle necessità di vita dei fruitori. Si tratta di architetture che si possono definire “appropriate”, perché nascono dalla piena conoscenza dei luoghi, dallo studio e comprensione del loro funzionamento e dal rispetto della cultura locale”, come scrive Thomas Herzog.
MEDAGLIA D'ORO. “Suppose Design Office Co.”(Giappone), Progettisti Makoto Tanijiri e Ai Yoshida, Progetto ONOMICHI U2 (Hiroshima), con la rigenerazione di un capannone industriale, re-interpretazione di una tipologia di spazio molto comune nel territorio, declinato su bisogni del tessuto circostante che vengono soddisfatti in uno spazio innovativo che li accomuna e non li mette in contrasto, con un utilizzo del suolo molto circoscritto in un’area che necessariamente deve conservare la quantità preziosa di spazi verdi circostanti.
ARGENTO EX-AEQUO. ASF - Architetti Senza Frontiere, Italia ONLUS, con il progetto di una nuova scuola secondaria nel villaggio di Roongin Cambogia, realizzata nel rispetto delle tecnologie e dei materiali tradizionali locali, cercando però una chiave di lettura compositiva che si avvalga dei saperi dell’architettura sostenibile, con il calcolo dei flussi e dei movimenti d’aria, insieme ad uno studio solare che permette il corretto soleggiamento/ombreg- giamento delle aule nelle ore diurne più calde.Arch. Giuseppe Gurrieri e Arch. Valentina Giampiccolo con il progetto “Casa DCS”, riutilizzo e riqualificazione di un antico edificio in Sicilia, dove in una situazione congestionata come quella della città di Ragusa, viene trovata una soluzione per una palazzina a scopo residenziale ottimale nel rapporto con l’esistente che però riesce, in una zona soggetta a tutela ambientale, ad essere pienamente auto-sufficiente ed eco-sostenibile, sfruttando knowhow vernacolari dell’architettura locale.
Sono state inoltre assegnate sei Menzioni d’Onore a progetti di elevato livello, provenienti dal Kenya, Cile, Repubblica Ceca, Sudan, Belgio e Italia.