Un risultato importante, che conferma il ruolo di Xylexpo fra le fiere più rilevanti per il settore delle tecnologie per il legno e i suoi derivati. La XXV edizione, svoltasi dal 24 al 28 maggio scorso, si è chiusa con dati più che positivi: 17.145 gli operatori professionali in visita, il 14,2 per cento in più rispetto alla edizione di due anni fa. Ottimo risultato per gli arrivi da oltre confine che – con 5.068 ingressi, ovvero il 29,1 per cento del totale – segnano un aumento del 9,3 per cento sul 2014.
Ancora meglio l’Italia: 12.437 i professionisti arrivati a FieraMilano-Rho da tutto lo Stivale, un rotondo 16,3 per cento in più rispetto a due anni fa, il 70,9 per cento del totale.
“Siamo molto soddisfatti di quanto è successo a Milano”, ha commentato Dario Corbetta, direttore dell’evento. “Nei corridoi di Xylexpo abbiamo visto tanta gente, tanti espositori e tanti visitatori; abbiamo respirato un’aria diversa, migliore; abbiamo vissuto una atmosfera di partecipazione, di concreto interesse. Mi pare doveroso sottolineare che a Xylexpo, quest’anno, c’eravamo tutti, pronti a lavorare insieme”.
In queste parole, probabilmente, la chiave del successo di questa edizione, indubbiamente sospinta da un mercato interno in chiaro recupero ma anche da una organizzazione che ha lavorato per creare un evento senza smagliature, dove tutti hanno trovato una risposta concreta alla propria presenza come espositore o visitatore. Un impegno fatto anche di chiarezza: per la seconda volta gli organizzatori parlano di operatori, di persone in visita, e non di visite complessive, che sono comunque state 41mila nei cinque giorni di fiera. L’Europa l’ha fatta da padrone, con il 70,8 per cento degli operatori professionali in visita, seguita dall’Asia (Russia e Turchia comprese) con il 19,2 per cento, dalle Americhe (6 per cento), dall’Africa (3 per cento) e dalla Oceania (1 per cento).
Xylexpo 2016 ha accolto 441 espositori (122 da 29 Paesi), su una superficie di 29.189 i metri quadrati, oltre duemila in più rispetto al 2014.