Un catasto “autocertificato” come il nuovo Isee. La riforma del catasto che si delinea prevede che i proprietari di immobili rientranti nella categoria ordinaria (case familiari e tipiche, negozi, magazzini, studi, cantine, posti auto e uffici) potranno autocertificare determinate caratteristiche compilando un apposito modulo.
COMPITO DEI PROPRIETARI COMUNICARE I DATI. Ciò significa che, per la nuova categoria degli immobili ordinari, i proprietari potranno inviare direttamente all'Agenzia delle Entrate e ai Comuni i dati che mancano per avviare la riforma catastale, senza fare ricorso ai professionisti. In via residuale i dati potranno essere richiesti all’amministratore di condominio.
RICORSO AI PROFESSIONISTI PER GLI IMMOBILI NELLA CATEGORIA SPECIALE. Ci si avvarrà dei professionisti solo per la categoria speciale, in via residuale per tutti gli immobili che non rientrano nella categoria ordinaria.
NOTIFICA AI CITTADINI ATTRAVERSO L'ALBO PRETORIO. Una volta attribuita la nuova rendita e il nuovo valore patrimoniale, è prevista la pubblicazione presso l’albo pretorio per almeno 90 giorni.
PROROGATA A SETTEMBRE LA SCADENZA DELLA DELEGA FISCALE. Nel corso di un'audizione dinanzi alla Commissione finanze della Camera, il viceministro dell’Economia e delle finanze Luigi Casero ha annunciato una proroga a settembre della scadenza della delega fiscale.
Dunque uno slittamento di sei mesi, dato che la delega fiscale sarebbe scaduta il prossimo 27 marzo; ciò al fine di dare tempo di varare i testi dei decreti e di consentire al Governo e al Parlamento di introdurre le modifiche senza ingolfamenti.
“Esprimo soddisfazione per l’intenzione da parte del Governo di ampliare i tempi per l’attuazione della delega fiscale, che, pertanto, slitterebbero di qualche mese riconsegnando così al Parlamento il proprio ruolo centrale e consentendo la prosecuzione di un dibattito adeguato all’importanza dei temi da affrontare”, ha commentato il senatore Mauro Maria Marino (Pd), presidente della Commissione Finanze e tesoro del Senato. “Una discussione parlamentare approfondita e non frettolosa – ha aggiunto - è quanto mai necessaria, infatti, per fornire risposte esaustive e ponderate su temi delicati e centrali, al fine di portare a termine nel migliore dei modi un percorso di riforma strutturale tanto atteso e che proprio in Parlamento ha avuto origine”.
Soddisfatto per la proroga anche Daniele Capezzone (Fi), presidente della Commissione finanze della Camera. “Due settimane fa, nella prima parte dell’audizione del viceministro Casero, avevo posto con forza – ha ricordato Capezzone - il tema della assoluta improponibilità di un eventuale “blitz”, il prossimo 20 febbraio, con l’eventuale varo da parte del Governo di un numero imprecisato di schemi di decreto delegato, poi destinati a un frettoloso esame parlamentare, e quindi ad essere inevitabilmente cestinati, essendo la delega fiscale in scadenza a fine marzo, e avendo purtroppo il Governo Renzi scelto da 10 mesi una strada di sostanziale inerzia (la legge delega fiscale fu infatti approvata dal Parlamento nel marzo del 2014)”.
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