È nulla la delibera del comune che fa rientrare tra le competenze professionali dei geometri la progettazione e direzione dei lavori di modeste costruzioni almeno fino a 1500 mc.
Lo ha stabilito il Consiglio di Stato (sezione quinta) con la sentenza n. 883 del 23 febbraio 2015 (LEGGI TUTTO), che interviene nuovamente sulla questione delle competenze professionali di geometri ed ingegneri.
IL COMMENTO DI GEOMOBILITATI. “La nostra categoria, ancora una volta, si trova a fronteggiare le conseguenze di una sentenza che attacca le proprie competenze”, commentano in una nota i Gruppi di Base dei Geometri Liberi Professionisti "Geomobilitati", “e ciò avviene proprio nei giorni in cui la Base degli iscritti è in agitazione per la questione legata all’iniquità previdenziale (LEGGI TUTTO), ovvero agli aumenti dei contributi previdenziali minimi divenuti davvero insostenibili nell’attuale momento di gravissima crisi che attraversa il Paese ed il comparto edile in particolare”.
“I Geometri, il cui regolamento professionale risale ancora al lontano 1929, evidentemente – osserva Geomobilitati - pagano anche lo scotto di una dirigenza dimostratasi in tanti decenni incapace di proporre e far approvare dallo Stato l’adozione di un nuovo Regolamento al passo con i tempi e con l’evoluzione della tecnica e dei programmi scolastici, ovvero con il più recente obbligo di aggiornamento professionale, nonché con la istituzione della figura del geometra laureato di cui al DPR 328/2001. E che dire delle prove agli esami di Stato per l’abilitazione alla libera professione che nei decenni hanno visto i futuri geometri affrontare le più disparate tipologie di progettazione, nonché dei ruoli ricoperti e le funzioni svolte tuttora da migliaia di geometri all'interno della Pubblica Amministrazione ed in particolare dei Comuni e degli Uffici del Genio Civile e delle responsabilità assunte dai tanti geometri che quotidianamente suppliscono all'assenza dei laureati dai cantieri, assumendosene le responsabilità?”.
SUBITO UN NUOVO REGOLAMENTO PROFESSIONALE CHE ATTUALIZZI IL CONCETTO DI “MODESTA COSTRUZIONE”. “Non è più possibile continuare a restare alla mercé delle singole sentenze ma occorre che si vari al più presto il nuovo Regolamento professionale, quello tanto atteso dai quasi centomila geometri liberi professionisti (e che pur era stato predisposto nel 2013 per essere poi rimesso nel cassetto successivamente al rinnovo del CNGeGL). Un Regolamento che possa innanzitutto e finalmente attualizzare il concetto di “modesta costruzione” ed evitare in tal modo i continui contenziosi che sorgono spesse volte a causa di clienti “furbetti” che in tal modo pensano di evitare il pagamento del giusto onorario al professionista incaricato ed in altri casi quale conseguenza di una sorta di “guerra tra poveri” che vede i laureati (specie i più giovani) cercare spazi provandoli a sottrarre alla nostra categoria che, storicamente, ha sempre rappresentato il primo presidio tecnico sul territorio.
E’ del tutto evidente che occorre trovare la soluzione ad una così annosa questione e pertanto auspichiamo – conclude Geomobilitati - una pronta presa di posizione da parte del Consiglio Nazionale dei Geometri e Geometri Laureati affinché vi sia al più presto l’intervento del Governo ovvero del Parlamento. Siamo convinti che soltanto attraverso la concertazione con tutte le categorie interessate, si potrà tornare a dare serenità e certezze ad una categoria che ha sostanzialmente contribuito a ricostruire l’Italia del dopoguerra e che è ancora oggi presente e vitale nel tessuto economico del Paese (basta pensare a tutti quei nuovi campi della green economy dove i geometri stanno dimostrando di essere, come sempre, all’avanguardia)”.
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