Prorogare l'avvio del "Durc on line" al 30 settembre 2015 per definire tutte le posizioni pendenti e non creare ulteriori danni alle aziende, già penalizzate dal contesto economico attuale.
Lo ha chiesto la Presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone, in una lettera inviata ieri al Presidente Inps Tito Boeri e relativa all'avvio della procedura per il Durc telematico, che da oggi 1° luglio prevede un'interrogazione immediata e tempestiva degli archivi Inps, Inail e delle Casse Edili con il rilascio del documento di regolarità contributiva con validità di 120 giorni.
MANCATA UNA ADEGUATA SPERIMENTAZIONE PREVENTIVA. La procedura, osserva Calderone, non ha dato ai professionisti intermediari la possibilità di sperimentarla preventivamente, generando così massima preoccupazione sulla gestione dei semafori che emetteranno il Durc. "Allo stato attuale, non abbiamo alcuna certezza che siano state correttamente contabilizzate le rateizzazioni, sia in sede amministrativa che presso l’agente della riscossione, nonché le pratiche che sono state regolarizzate nei giorni scorsi o per le quali i Consulenti del Lavoro di riferimento hanno trasmesso i giustificativi a dimostrazione della infondatezza delle pretese dell’Istituto" , si legge nella lettera.
C'è molta incertezza anche per quelle posizioni che, per effetto della proroga di trenta giorni dei preavvisi di irregolarità, saranno regolarizzate entro metà luglio, senza considerare le numerose pratiche non ancora lavorate dalle sedi competenti, nonostante avessero tutta la documentazione idonea, trasmessa da imprese e professionisti.
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