Un argomento che tiene banco in questi giorni riguarda la fatturazione elettronica che entrerà a regime il prossimo 31 marzo (LEGGI TUTTO). In un'audizione dinanzi alla commissione parlamentare di vigilanza sull'anagrafe tributaria, il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, ha evidenziato che circa cinquanta enti locali stanno già utilizzando il Sistema di interscambio (Sdi) nell’ambito di accordi bilaterali di fatturazione elettronica.
“Il Sistema di interscambio, nel periodo di cogenza dell’obbligo per il primo insieme di PA (6 giugno 2014- 28 febbraio 2015), ha ricevuto 2.672.780 file fattura. La percentuale di scarto si attesta complessivamente al 17,8 %, confermando l’andamento discendente nel tempo di tale indicatore”, ha spiegato Orlandi.
SPLIT PAYMENT E REGIME FORFETTARIO. Rispetto alla precedente audizione, ha ricordato il direttore delle Entrate, “sono intervenute importanti modifiche nell’ambito delle modalità di fatturazione, quali l’introduzione del meccanismo della scissione dei pagamenti e del nuovo regime fiscale agevolato (regime forfettario). Stando pertanto ai dati di scarto si può rilevare che il sistema complessivo (fornitori, Sdi ed amministrazioni) ha “assorbito” bene tali novità”.
CAUSE DI SCARTO DELLE FATTURE ELETTRONICHE. In sede di analisi della distribuzione del numero di file in funzione delle cause di scarto, si è notato che: il 6.78 % dei file ricevuti sono stati scartati per errori compiuti nel nominare il file; il 1,75 % dei file ricevuti sono stati scartati perché inviati più di una volta al Sdi; lo 0,84% dei file ricevuti sono stati scartati per problemi legati alla firma digitale; lo 0,84% dei file ricevuti sono stati scartati perché inviati ad enti censiti in iPA ma non ancora soggetti all’obbligo.
“In altri termini, più del 10% dei file ricevuti nel periodo 6 giugno 2014 – 28 febbraio 2015, sono stati scartati per problemi facilmente risolvibili – osserva il direttore delle Entrate - e che non determinano difficoltà nell’efficacia del processo e solo il 7% dei file ricevuti sono stati scartati per problemi legati alla compilazione della fattura secondo il formato previsto”.
1.272.620 (85,3%) ESITI POSITIVI E 220.862 ESITI NEGATIVI. In generale, il numero complessivo di fatture per le quali le amministrazioni hanno inviato un esito al proprio fornitore per il tramite del Sdi è pari a 1.493.482, di queste 1.272.620 (85,3%) sono esiti positivi (fattura accettata) e 220.862 (14,7%) esiti negativi (fattura rifiutata). “È sicuramente un dato positivo – ha commentato Orlandi - che più di un milione e quattrocentomila fatture sono state “esitate” e che più dell’85% di questi esiti è stato di accettazione; si registra cioè un consistente utilizzo di uno strumento facoltativo messo a disposizione degli utenti proprio grazie alle potenzialità legate alla dematerializzazione dei processi”.
CONSERVAZIONE DIGITALE DELLE FATTURE. Per quanto riguarda la conservazione digitale delle fatture, che è un obbligo di legge, “ad oggi registriamo una veloce crescita dell’offerta dei servizi di conservazione dei documenti informatici – ha detto il direttore dell'Agenzia delle Entrate nell'audizione - ed una conseguente rapidità nel “livellamento” dei prezzi. Ad ogni buon fine, si ricorda che, oltre ai servizi gratuiti offerti dal MEF alle PMI iscritte alla piattaforma del mercato elettronico della PA, l’Agenzia per l’Italia digitale ha predisposto, in collaborazione con Infocamere, strumenti per la gestione completa (compilazione, firma, trasmissione e conservazione) di un massimo di 24 fatture all’anno da offrire gratuitamente alle imprese iscritte alle camere di commercio; la stessa AgId ha dichiarato di essere in procinto di fornire tali strumenti anche per i professionisti”.
POSSIBILI MIGLIORAMENTI DA APPORTARE ALLA PROCEDURA. Quanto alla procedura di ricezione, controllo ed inoltro delle fatture elettroniche, essa “non presenta ad oggi particolari criticità. Il tracciato fattura – ha spiegato Orlandi - ha subito la sua prima evoluzione, alla versione 1.1, per recepire le istanze provenienti dal mondo degli utenti. Il funzionamento del sistema, le richieste di assistenza e le segnalazioni sono attentamente analizzate per garantire un costante monitoraggio e la possibilità di individuare eventuali aree di miglioramento. Per il 2015, sono pianificate azioni di modifica tecnica del processo che non prevedono impatti per gli utenti ma che miglioreranno l’efficienza dell’infrastruttura e quindi il livello del servizio offerto”.