UNA SOLA CLASSE CATASTALE. In termini pratici non si potrà più parlare di case popolari o di immobili di lusso, tanto che l'Agenzia ha anticipato l’azzeramento della classificazioni A1 A2, A3. Tutti gli immobili saranno censiti in una nuova classe residenziale definita O/1 (ordinaria 1) per gli appartamenti, O/2 per le ville, O/3 per le tipologie caratteristiche dei luoghi. Le caratteristiche di quelli che invece oggi sono definite le abitazioni di lusso, le ville (A8), gli immobili signorili (A1) e gli immobili di valore storico artistico (A9) saranno meglio determinati da un decreto del ministero delle Finanze. L’Agenzia ha previsto dei parametri correttivi, in particolare per gli immobili storici e artistici che potranno vedere ridotto il valore catastale fino a 30% in caso di superfici particolarmente elevate, sopra i trecento metri quadri.
LE FUNZIONI STATITISTICHE. Alla base della nuova valutazione ci saranno i prezzi medi di zona degli immobili, dati di cui l'Agenzia del Territorio è in possesso sia per rilevazioni dirette che per l'acquisizione degli importi dei rogiti, per buona parte dei comuni italiani. Quanto manca sono invece i fattori correttivi dovuti alle caratteristiche degli immobili oggetto della nuova valutazione.
SE MANCA LA PLANIMETRIA. Certamente il problema per il nuovo catasto non sono gli immobili oggetto di recenti interventi di ristrutturazione o di vendita. La difficoltà starà nell'acquisire i dati di superficie in assenza di planimetrie. In questo caso sono stati previsti dei fattori moltiplicativi per i vani: ogni vano A1 verrà moltiplicato per 27, gli A2-A5 per 21 e gli A6-A7 per 23. L'incremento maggiore lo avranno le ville, con un fattore moltiplicativo di 30.
LE UNITA' A DESTINAZIONE SPECIALE CON STIMA DIRETTA. Cinema, teatri, impianti industriali e sportivi rientrano nelle catagorie speciali che saranno oggetto di stima diretta da parte dei professionisti incaricati dalle stesse Entrate o dai Comuni. Si stimano 2/3 miioni di immobili in questa categoria speciale.
LE EVOLUZIONI DELLA ZONA. Ogni 10 anni ci sarà una revisione dei valori di zona in funzione degli apprezzamenti o deprezzamenti della stessa avvenuti nel tempo.